Il punto della situazione sul restyling del Franchi con la possibilità sempre più concreta che Commisso possa contribuire economicamente
Unire le forze con una cordata pubblico-privato e mettere per sempre in cassaforte il destino del Franchi. È l’obiettivo a cui stanno lavorando Palazzo Vecchio e Fiorentina sotto l’egida del governo. Con un patto a tre che, sulla carta, porterebbe vantaggi a tutti i soggetti e, ovviamente a Firenze, sbloccando dal vicolo cieco il piano di restyling dello stadio. L’obiettivo è trovare i 55 milioni di euro definanziati a maggio dal governo. Scrive La Nazione.
Il vuoto lasciato dai fondi (sono 120 i milioni attualmente garantiti dal Pnc) secondo l’intesa che sta nascendo potrebbe essere riempito per buona parte, dal capitale della società viola. Resta da capire quanto: la quota in ballo richiesta durante i primi confronti, al momento, potrebbe essere anche superiore ai 50 milioni di euro. E qui una precisazione è d’obbligo: l’intesa è ancora agli albori e la quadra è tutta da trovare, ma la buona volontà c’è. Anche per il Comune che intende fare la propria parte. In che modo? Finanziando la quota mancante con l’accensione di un mutuo grazie al Credito Sportivo.
La contropartita per l’investimento della società viola potrebbe essere un allungamento dei tempi sulla concessione del Franchi o la gestione delle aree commerciali interne allo stadio. Oppure uno sconto sull’affitto da far pagare alla Fiorentina. Resta da capire e, a questo serviranno anche i faccia a faccia con il Comune e il governo, se la cifra da piazzare sul tavolo del restyling sarà di 55 milioni di euro. O se esistano voci di spesa, come quella legata alla rifiniture, che possano fari lievitare il totale dei soldi mancanti.
A fine operazione la società avrebbe finanziato circa un terzo dell’operazione di restyling del Franchi che rinascerebbe così su tre gambe: fondi dello Stato, capitali privati della società viola e mutuo acceso dal Comune che verrebbe poi ’ripagato’ dagli incassi della concessione. E l’inghippo sarebbe proprio qui perché, a conti fatti, significherebbe per la Fiorentina, tirare fuori 10 milioni di euro all’anno, seppur per uno stadio nuovo di zecca. Un po’ troppo dopo l’apertura sui 50 milioni. Tutt’altra partita i fondi pubblici per gli Europei che non sembrano così scontati.
Di
Redazione LaViola.it