Tutelando le barriere architettoniche dell’attuale impianto e possibile coprire lo stadio e migliorare i servizi
Il restyling del Franchi, questa idea non dispiace al soprintendente all’Archeologia, alle Belle arti e al Paesaggio, Andrea Pessina, che anche ieri, interpellato, non si è tirato indietro. «Gli edifici, anche monumenti, non sono fatti per essere eterni e sono ammessi per principio interventi manutentivi per prolungarne la vita – ha spiegato Pessina al Qs-La Nazione –. Bisogna viaggiare sull’equilibrio fra la necessità di tutela del Franchi con le esigenze di superamento delle barriere architettoniche, di una copertura che si distingua ma senza confliggere con gli elementi presenti, di un maggiore comfort dello stadio e di servizi».
Secondo Pessina, insomma, non ci sono veti a priori. Dunque l’approfondimento sul restyling del Franchi è sempre più vicino. Un’idea che ha già raccolto anche il plauso dell’Ordine degli architetti e dell’archistar fiorentina Marco Casamonti che ha regalato un abito nuovo alla Dacia arena di Udine e ha completamente ricostruito lo stadio nazionale dell’Albania a Tirana salvaguardandone gli elementi monumentali.
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Redazione LaViola.it