Rassegna Stampa
Repubblica: Viola, tutto da rifare. Ancora in lotta per non retrocedere
Nel nulla di Udine la Fiorentina esce con una sconfitta, e ora sono 7 i punti di distanza dal Cagliari. Mercoledì la Roma, poi il Parma
Tutto da rifare. Dopo il successo interno con lo Spezia, la Fiorentina cade ancora e stavolta si arrende nel finale di una gara tutt’altro che avvincente contro un’avversaria, l’Udinese, che ha avuto il merito di crederci un po’ di più e fino all’ultimo istante. Il gol di Nestorovski permette all’Udinese di raggiungere quota 28 punti e lasciare proprio la Fiorentina sotto di lei ancora in lotta per non retrocedere. Così scrive La Repubblica.
LOTTA SALVEZZA. Si, la questione è tutt’altro che risolta, complice il successo del Cagliari che batte il Crotone nello scontro salvezza. I sardi, terzultimi, sono adesso a sette punti proprio dalla squadra di Cesare Prandelli che alla vigilia del match aveva chiesto di tenere alta l’attenzione e di incarnare ancora quell’abito da operaio che tanto piace all’allenatore viola. Una squadra che non smettesse di lottare su ogni pallone, che si rimboccasse le maniche e che capisse che quei 40 punti che significano quota salvezza, sono ancora tutti da conquistare. Così non è stato. La Fiorentina ha prodotto poco o nulla, Vlahovic è rimasto troppo solo al centro dell’attacco con Ribery non ancora in buone condizioni dopo l’infortunio e al ritorno tra i titolari. E poi quel centrocampo, così poco decisivo sia in fase di possesso che di impostazione.
A TESTA BASSA. E’ tutto da rifare. Nel senso che la Fiorentina dovrà rimettersi a lavorare a testa bassa in vista della prossima sfida (mercoledì) al Franchi contro la Roma e poi, sempre in casa, domenica col Parma. Gare delicate, da affrontare ancora una volta con l’elmetto e senza chissà quale altro pensiero. Per la programmazione futura ci penserà la società, che tra contratti e situazioni legate al tecnico (che sia Prandelli o un altro) troverà una soluzione. Il punto è che il futuro è adesso, tra una salvezza ancora da conquistare e una squadra che fino a quel momento non può distrarsi. Mai.