Se ci fossero stati i tifosi sarebbero piovuti sonori fischi. Prandelli ha osato, voleva attaccare e vincere. Ma i giocatori non lo hanno assecondato
Certo Prandelli non se lo immaginava così il suo ritorno sulla panchina della Fiorentina. Alla vigilia della partita era preoccupato, aveva capito che il materiale a disposizione non era granché, ma era convinto – e lo è tutt’ora – di poter tirar fuori qualcosa di buono da questo gruppo. Ma la squadra vista ieri è un vero caos. È stata costruita male (Commisso dovrebbe usare i cartellini gialli e rossi per sé e i suoi dirigenti), non ha un senso logico, punta tutto su giocatori over 30 che quando si infortunano ci mettono un’eternità a tornare in campo. Ieri Prandelli ha dovuto fare a meno di Callejon e Bonaventura, poi si è infortunato anche Ribery. Così scrive La Repubblica.
TANTO LAVORO DA FARE. Per non parlare del resto. Iachini ci ha provato in tutti i modi a farsi comprare un centravanti, ma Pradè e Barone hanno preferito risparmiare. A gennaio sarà il caso di rivedere i programmi. Se Prandelli aveva ancora delle incertezze adesso gli sarà chiarissimo che c’è tanto da fare. Che non basta portare un po’ di entusiasmo per ribaltare una squadra che ha perso il senso di sé. Eppure lui ci ha provato. Forse è stato ingenuo a credere di poter convincere i suoi giocatori, ma ce l’ha messa tutta. «Voglio vedere coraggio e voglia di vincere» ha detto alla vigilia del suo ritorno in panchina. Non ha visto né l’uno, né l’altra, ma solo una squadra persa dentro un po’ troppo nervosismo.
TENTATIVI VANI. «Due tocchi veloci» ha urlato per tutta la partita. Già, la velocità. Che non è una cosa che sta nei piedi, ma nella testa. Però i miracoli non si fanno in una settimana. Forse nemmeno in sei mesi. Ha provato a osare, Prandelli. Voleva partire con un 4-3-3 molto spinto in avanti, Bonaventura però non ce l’ha fatta, e allora ha optato per un 4-2-3-1. Un fallimento. Ribery è sparito dentro i suoi inutili dribbling, Castrovilli ha girellato senza idee, Kouame è rimasto fermo senza trovare mai la sua partita e Vlahovic, diciamolo, è inutile. Tutto così imbarazzante. Meno male che lo stadio era vuoto altrimenti l’esordio di Prandelli avrebbe avuto un bel sottofondo di fischi. Se non per lui, per questa squadra, che dall’esonero di Iachini non ha imparato niente.
Di
Redazione LaViola.it