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Repubblica: Segnale chiaro dalla società, la Champions non interessa. Le parole di Barone e la delusione in città

BARONE E COMMISSO

Un campionato irripetibile, con tante big in ritardo, aveva aperto la strada alla corsa Champions. Ma la società si è fermata sul mercato

Per sperperare una grande occasione e ritrovarsi più piccoli di prima. L’inserimento di Faraoni e Belotti è poca cosa rispetto alle ambizioni della Fiorentina. Soprattutto in chiave Champions.Alla Champions ci stiamo lavorando e ci vogliamo arrivare, ma non voglio dire quando”, disse Barone il 1° dicembre. Però quel tempo, ahinoi, sembra essere molto lontano. E ancora, sempre a dicembre e sempre Barone a proposito del mercato: “Siamo preparati, interverremo per cercare di migliorare la squadra”. Due giocatori in prestito è stato il massimo della “preparazione”, scrive La Repubblica.

UN CAMPIONATO IRRIPETIBILE. Troppo poco. La Fiorentina in estate non era stata costruita per puntare alla zona Champions, l’obiettivo era fare meglio della stagione precedente, alzare un po’ l’asticella. Poi però succede che ti imbatti nel campionato più insulso degli ultimi anni. Le due romane soffrono, l’Atalanta non è quella delle altre stagioni, il Napoli post scudetto deve resettare e ripartire tra mille difficoltà. Così alla Fiorentina si spalanca una classifica inimmaginabile e cresce la convinzione (di tutti) che con un paio di ritocchi di valore la squadra possa lottare per un posto in Champions. Un obiettivo che ingolosisce anche la società, che in più occasioni fa trapelare la sua mutata ambizione.

LA CHAMPIONS NON INTERESSA. Così si arriva al mercato e ai tanto attesi acquisti. E alla fine Italiano si ritrova con Faraoni e Belotti, Comuzzo per sostituire Mina e nessuno al posto di Brekalo. Soldi spesi sì e no mezzo milione. Il messaggio della società è chiaro: a noi la Champions non interessa. Un messaggio che arriva dritto anche ad allenatore e squadra. E i rapporti si irrigidiscono. Italiano non è soddisfatto e dentro il gruppo cresce un certo spaesamento. Al netto di situazioni non risolte, come il caso Bonaventura, entrato in rotta di collisione sul rinnovo del contratto. La sensazione è che Commisso sia più interessato al mattone che alla sua squadra, e piano piano anche in città è cresciuto un certo malcontento. Solo la Fiesole resiste nel suo ottimismo, mentre sui social i meme si sprecano e allo stadio girano volantini di protesta.

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