Per Pioli si chiude un cerchio, lui la prima scelta dopo le dimissioni di Palladino a maggio. Ora c’è da alzare il livello
La Fiorentina riabbraccia Stefano Pioli. Il ritorno a casa di un uomo che conosce Firenze ormai in ogni sua sfaccettatura. Dopo gli anni da calciatore ed il quasi biennio da tecnico (2017-19), terminato con le dimissioni nella seconda parte del campionato, Pioli chiude il cerchio mettendo sostanzialmente d’accordo tutti. Da subito il suo nome è sembrato sinonimo di garanzia, tecnica come morale. Scalata la montagna burocratica, sistemate le questioni legate alla tassazione, superata la concorrenza della panchina azzurra della Nazionale, il matrimonio si è consumato ad un paio di giorni dall’inizio del ritiro. Così scrive La Repubblica.
AL VIOLA PARK. Anche se a distanza, il lavoro è già iniziato da tempo. Pioli ha studiato, visionando una valanga di partite della Fiorentina, ha disegnato potenziali scenari e valutato ogni singola situazione. Ma niente ovviamente è come vedere dal vivo il suo nuovo presente: che sia allenare o parlare con i propri calciatori, da oggi inizia davvero il percorso. Intorno all’ora di pranzo arriverà al Viola Park accolto dalla dirigenza viola al completo, domani svolgerà il primo allenamento (a porte chiuse) ed in serata parteciperà al Viola Carpet abbracciando virtualmente (e forse non soltanto) i tifosi viola. Dirà anche qualche parola in attesa di essere presentato a mezzo stampa mercoledì prossimo (ore 12). Nella serata di oggi incontrerà dal vivo i primi calciatori in arrivo per il ritiro e da domani inizierà il lavoro sul campo.
SALIRE DI LIVELLO. Tre gli anni di contratto con un legame quindi fino al 2028, circa 3 i milioni d’ingaggio annui. In Arabia ne prendeva quattro volte tanto, ma Riad non è Firenze: città che ormai sente davvero come casa. Dopo le tumultuose dimissioni di Palladino a fine maggio, la scelta primaria è sempre stata quella di puntare sul “Pioli terzo”. A lui il compito di provare ad alzare un trofeo e di far salire di un altro gradino gli obiettivi viola. I tifosi hanno a più riprese fatto sapere che la Conference sta stretta alla piazza, per questo il mirino sarà puntato sull’Europa League. La concorrenza è sempre più folta, oltre a tutte le big ci sono nuove realtà con cui competere, ma il target resta fare un altro salto di qualità. I prossimi tre giorni saranno decisivi per capire il futuro di Kean, poi si potrà pensare a completare la squadra partendo da un grande centrocampista.
Di
Redazione LaViola.it