Rassegna Stampa

Repubblica – Pioli, emozioni ma non solo. A San Siro la gara della svolta

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I viola fanno visita al Milan per una partita che inizia già ad assumere contorni decisivi. Guai a sottovalutare i rossoneri incerottati

Le emozioni ci saranno eccome. D’altronde, Stefano Pioli ritorna nello stadio che lo ha consacrato come uno dei tecnici italiani scudettati e che gli tributava il coro “Pioli is on Fire“. 500esima panchina in serie A per lui, con un 60esimo compleanno da festeggiare nella notte. Eppure lo spazio per i sentimenti durerà forse qualche minuto. Il tempo di un applauso, prima di sciogliersi nella concentrazione di una gara che non varrà una stagione, ma una bella fetta di futuro sì. Milan-Fiorentina, ore 20.45 stasera a San Siro, partita del cuore per il tecnico parmigiano, cade presto nel calendario, alla settima giornata, ma assume per il tecnico e per i viola una valenza clamorosa. Così La Repubblica.

REAGIRE. La Fiorentina si presenta al fischio di inizio in zona retrocessione, con soli tre punti in classifica, e nessuna vittoria in campionato. Il drammatico avvio impone una svolta decisa già a ottobre, per non far svanire obiettivi lusinghieri come l’Europa e non cadere nella trappola della paura, con un calendario che dopo i rossoneri metterà di fronte Bologna e Inter. Insomma, per citare uno sport tanto caro a Pioli, il ciclismo, un gran premio della montagna da affrontare con una condizione psicofisica non delle migliori, bloccata dal successo che manca e dai tre punti che suonano come un peso da scrollarsi di dosso. Le due settimane al Viola Park di sosta sono state utili per cristallizzare il momento negativo, lavorare sì sui principi tattici – in particolare le palle inattive, da cui sono scaturiti cinque degli otto gol subiti – ma soprattutto sull’aspetto psicologico di un gruppo che deve reagire. A partire dai suoi elementi più forti, come Gudmundsson, tornato carico a mille dai gol e dagli assist segnati con l’Islanda.

SFORTUNA. E così Pioli si è concentrato su quello che ha funzionato meno ma anche sui buoni spunti che l’ultima sconfitta con la Roma ha lasciato, per intensità del primo tempo, per alcune trame e per quel pizzico di sfortuna. Che, ci si augura, prima o poi girerà: “se c’è un Dio del calcio ci aiuterà“, ha detto il tecnico venerdì in conferenza. Il tutto in un clima in cui la società ha rinnovato la fiducia nel lavoro del tecnico, nonostante una classifica che potrebbe far generare pensieri di esonero. Pioli ha parlato a lungo con Commisso, un colloquio da remoto positivo e in cui il presidente ha caricato la squadra per uscire dalla crisi.

MILAN INCEROTTATO. Stasera i viola affrontano un Milan incerottato, privo di Pulisic, Rabiot e Estupinian e con tanti altri dubbi di formazione. Ma con Modric e Leao come pericoli numero uno. Vincere a San Siro genererebbe quell’elettroshock positivo che tutto l’ambiente si aspetta. Guai però a sottovalutare Massimiliano Allegri, provocato da Pioli il giorno della sua presentazione per non aver inserito la Fiorentina nella lotta Champions come monito all’ambiente viola ad alzare l’asticella verso grandi traguardi, poi abbassata di fronte alla difficoltà di una squadra che lo stesso Pioli si aspettava più pronta, almeno da un punto di vista mentale. “Ho un buon rapporto con Pioli, è stato l’ultimo allenatore a vincere lo scudetto e vincere non è mai banale. Sono sicuro che farà un gran lavoro anche alla Fiorentina“, ha detto ieri proprio il tecnico livornese. Servirà una partita di attenzione ma anche di cinismo offensivo, nei pochi spazi che il Milan concederà, oltre ovviamente a una capacità di lettura delle varie situazioni in fase difensiva. Le squadre di Allegri sanno costruire sulla difesa i propri successi, ma sanno anche colpire quando meno te lo aspetti. Su questo e molto altro si è concentrato Pioli in settimana per preparare i suoi ragazzi: “Vedo che al Milan manca qualcuno ma resta una squadra completa, noi dovremo essere bravi a fare la partita, anche se non avremo qualche volta noi la palla. Dovremo essere qualitativi e attenti“. A seguire la Fiorentina quasi mille tifosi, non un numero da poco considerato il momento e la fascia serale della sfida.

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