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Repubblica: la seconda occasione, da Duncan a Igor il rilancio è servito

Duncan

L’ottimo inizio di stagione ha visto tra i protagonisti dei giocatori che l’anno scorso non avevano reso come promesso. Ecco come Italiano allarga la rosa

Una delle contraddizioni della passata stagione, fatta più di bassi che di alti, era stata la valutazione della rosa. La dirigenza viola aveva sempre creduto nelle potenzialità dei giocatori presenti in rosa, la maggior parte dei quali però non era riuscita a performare in maniera adeguata né sotto la guida di Iachini né sotto quella di Prandelli. Ecco perché, una volta svanito il discorso Gattuso, c’era bisogno di un tecnico che sapesse rivalutare e rilanciare tanti dei profili già a disposizione. 

E Vincenzo Italiano, come sottolinea La Repubblica, si era da subito convinto delle potenzialità di questo gruppo: “Sto allenando una squadra di grande livello, dobbiamo valutare bene la rosa”, aveva detto il giorno della sua presentazione. Dopo sei giornate è lecito sottolineare che il percorso di recupero iniziato a Moena stia dando i primi frutti.

CHI È CRESCIUTO. Il tecnico viola sta riuscendo nell’intento di rivalutare tanti degli acquisti arrivati anche per cifre importanti ma che fino ad oggi avevano deluso. Partendo dalla difesa, il primo giocatore pienamente rilanciato è Igor: pagato 6 milioni più 1 di bonus dalla Spal, adesso il brasiliano è entrato stabilmente nelle rotazioni dei titolari. Anche Lucas Martinez Quarta sta studiando da leader e a Firenze fatto di poche maglie da titolare e una difesa a tre da digerire ha tutti i margini per diventare un difensore top.

In mediana invece la sorpresa è senza ombra di dubbio Duncan. Il ghanese era arrivato a Firenze per una cifra importante (15 milioni più 1 di bonus) ma si era perso nelle rotazioni di un centrocampo che non aveva mai trovato la quadra. Quasi mai impiegato nella scorsa stagione, a gennaio aveva lasciato Firenze per unirsi in prestito al Cagliari. Quest’anno però l’ex Sassuolo è un giocatore completamente ritrovato, tanto da diventare un giocare un punto fermo per Italiano. E proprio con lui Castrovilli dovrà lottare per riconquistare la maglia da titolare.

Anche Amrabat, con l’ingresso in campo a Udine, ha mostrato segnali di crescita. Il suo recupero sarebbe la ciliegina sulla torta del lavoro di Italiano: il marocchino infatti è stato pagato ben 20 milioni dalla Fiorentina, cifra che ad oggi non è stata ripagata dalle prestazioni in campo.

Callejon e Bonaventura, arrivati a parametro zero al contrario dei giocatori già citati, stanno pian piano sbocciando e con il nuovo modulo sono diventati punti fermi in campo e nello spogliatoio.

Come sottolinea La Repubblica, il lavoro di Italiano quindi oltre che tecnico e tattico, con un avvio di campionato che a Firenze non si vedeva dal 2015, sta producendo benefici anche da un punto di vista economico, rilanciando gli investimenti fatti da Commisso e le valutazioni della dirigenza.

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