Rassegna Stampa

Repubblica – La prima volta di Vanoli: errori, rigori e un pareggio. Fiorentina va bene così

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I viola restano ultimi, ma con Vanoli si vedono spirito, reazione e qualche segnale incoraggiante

C’è pareggio e pareggio. Quello di Marassi, per la Fiorentina, lascia la squadra ancora ultima in classifica, senza vittorie dopo undici giornate, con una media punti drammatica e fragilità evidenti — su tutte, la difesa sulle palle inattive. Ma con uno sguardo più ottimista, come sottolinea la Repubblica Firenze, il 2-2 col Genoa può essere anche letto come un primo punto di ripartenza. Arrivato dopo soli due allenamenti con Vanoli, questo risultato offre almeno un appiglio per guardare avanti con maggiore consapevolezza.

Il nuovo allenatore, alla prima sulla panchina viola, si è detto incoraggiato dalla risposta della squadra: “Era fondamentale vedere carattere – ha dichiarato Vanoli – anche da chi è entrato dalla panchina. I segnali ci sono stati“. Dal canto suo, il presidente Rocco Commisso, in collegamento dagli Stati Uniti, ha parlato di spirito giusto e fiducia: “Con umiltà e energia possiamo uscirne, un passo alla volta“.

Vanoli parte dal 3-5-2 e chiede solidità: ancora errori, ma anche reazione

Nonostante l’assenza di Kean, Vanoli conferma lo schema 3-5-2, schierando Piccoli accanto a Gudmundsson e premiando in mezzo al campo Sohm. Dietro, Pongracic vince il ballottaggio con Comuzzo, affiancando Ranieri e Marí. L’inizio mostra una Fiorentina più verticale, con movimenti coordinati del trequartista a supporto della punta.

Ma al 15′, come spesso accade, tutto si complica: cross di Martin da sinistra e Ostigard, indisturbato, punisce una difesa immobile. È il secondo gol consecutivo per il norvegese, ma soprattutto l’ennesima rete subita su calcio piazzato. Tuttavia, la Fiorentina reagisce subito: su corner guadagnato da Piccoli, un tocco di mano di Colombo regala un rigore, che Gudmundsson trasforma con freddezza sotto la curva dei suoi ex tifosi. Poco dopo, i viola sfiorano anche il 2-1 con Mandragora, ma il centrocampista arriva in ritardo sul cross di Fortini.

Ripresa tra errori e rimonte: Piccoli segna, ma Colombo risponde

Il secondo tempo inizia con un altro rigore, stavolta per il Genoa, causato da un tocco di mano di Ranieri. Ma De Gea si riscatta, ipnotizzando Colombo e tenendo vivo il risultato. Sulla scia dell’entusiasmo, la Fiorentina passa in vantaggio: Piccoli, servito da una bella palla filtrante di Sohm, insacca in diagonale per l’1-2.

Ma la gioia dura pochissimo. Su un’altra mischia da calcio piazzato, Colombo pareggia, approfittando dell’uscita incerta di De Gea. Nel finale, un’occasione per parte: Piccoli impegna Leali, De Gea risponde su Masini. Finisce 2-2, con i tifosi del settore ospiti che incitano la squadra — senza contestazioni, ma consapevoli che non è ancora abbastanza.

Un punto da cui ripartire, ma il tempo stringe

Il pari contro il Genoa mostra che Vanoli ha portato una prima scossa: la squadra ha tenuto il campo, reagito alle difficoltà, e per la prima volta finito la gara in crescendo. Ma i limiti restano, soprattutto in fase difensiva e nella gestione delle situazioni da fermo. I numeri parlano chiaro: zero vittorie, ultimi in classifica, e solo 27 partite a disposizione per provare a raddrizzare la stagione. Dopo la sosta arriverà la Juventus, e servirà un’altra Fiorentina: più attenta, più concreta e finalmente capace di capitalizzare i momenti favorevoli.

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