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Repubblica – Kean, tentazione araba. L’Al-Hilal ci pensa, serve una super offerta

L’attaccante vorrebbe rimanere in Europa ma non chiude la porta ad altre soluzioni. Il 15 scade il termine per la clausola

Una tentazione dietro l’altra per Moise Kean, scrive Repubblica, con la Fiorentina obbligata ancora ad essere spettatrice ed i tifosi idealmente con il timer in mano aspettando il gong. Fissato per martedì 15 luglio, giorno in cui scadrà la clausola rescissoria da 52 milioni di euro che permette di bypassare il muro viola accordandosi eventualmente soltanto con il calciatore. Superata indenne la prima metà di luglio, l’ipotesi di rinnovare il contratto con la Fiorentina a stipendio raddoppiato rispetto ai due milioni abbondanti che percepisce al momento diventerebbe l’opzione maggiormente probabile. Magari con la possibilità di ridiscutere i termini (verso l’alto) della clausola rescissoria, chissà. Fino a quel momento però occhi apertissimi e pericolo che può sbucare quasi dietro ogni angolo.

Anteponendo la carriera ai soldi, Kean non si è fatto attrarre dai 15 milioni di euro annui che l’Al Qadsiah gli aveva offerto, con il club arabo che poi ha virato su Retegui. Adesso a farsi avanti potrebbe essere l’Al-Hilal, formazione allenata da Simone Inzaghi che in rosa ha campioni del calibro di Milinkovic Savic, Koulibaly o il neo arrivato Theo Hernandez e che ha ben figurato al recente Mondiale per club. Potrebbe appunto, perché fino a ieri sera è arrivata sì una manifestazione d’interesse del club saudita, ma non un’offerta ufficiale sul tavolo del calciatore. Che ovviamente dovrà essere decisamente superiore ai 15 milioni di euro annui già rifiutati per tentarlo. Il giocatore vorrebbe rimanere in Europa, ma chiudere a priori la porta araba è impensabile considerando che tipo di proposte possono arrivare.

Dalle squadre con i soldi a quelle con solo il fascino. Tipo il Milan o simili: club al momento fuori dalla corsa per il centravanti perché impossibilitate a sborsare quel tipo di cifra. Ed eccoci alla terza categoria di cui fa indubbiamente parte il Manchester United. La richiesta d’informazioni è già arrivata da tempo, l’offerta vera e propria no. Lo United ha il denaro e l’appeal, per questo rappresenta un rischio. Ma parallelamente ha molti attaccanti in rosa ed il giro delle punte in generale non è ancora realmente partito in Europa. Fiato sospeso quindi, e mai come in questo caso si può dire “ nessuna nuova, buona nuova”.

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