Rassegna Stampa

Repubblica – Gud, nuova vita con Pioli. Sorrisi e libertà di muoversi in campo

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Albert Gudmundsson adesso sorride. Con Pioli sarà più libero di muoversi tra le linee e meno ingabbiato in schemi

Si sofferma su Albert Gudmundsson La Repubblica. Osservando la prima settimana di lavoro al Viola Park dell’islandese c’è tutta la sensazione che quel sorriso con cui scherza con i compagni, ascolta i consigli di Pioli, dimostra il suo essere pienamente calato nella realtà Fiorentina sia l’antipasto di una stagione da protagonista, di rivalsa e di felicità per un anno che dovrà nei numeri e nelle prestazioni essere diverso dal passato, migliorando gli 8 gol e i 3 assist della scorsa stagione. Del resto i motivi per sorridere sono arrivati ben prima dell’inizio ufficiale del ritiro: a giugno, proprio nel giorno del patrono di Firenze San Giovanni Gud è stato ufficialmente riscattato dalla Fiorentina per 13 milioni dopo un’estenuante trattativa col Genoa in cui il giocatore aveva sempre espresso il suo desiderio di restare in viola.

Sembra già mentalmente pronto per l’inizio della stagione e libero di testa, oltre che anche tirato a lucido da un punto di vista fisico. E se l’anno scorso un doppio infortunio aveva condizionato le prime partite di Gud e il proseguo della stagione, quest’anno l’avvio da un punto di vista di condizione atletica è stato tutt’altro che in salita. E poi c’è Pioli. Anche se il contenuto del primo discorso fra i due resta top secret il nuovo tecnico ci ha messo pochissimo per toccare le corde giuste, con parole che Gudmundsson aspettava di sentirsi dire, sia sotto l’aspetto umano che tecnico-tattico, dopo unanno con Palladino in cui le incompatibilità sono state diverse. Un feeling che ieri ha visto il giocatore postare una foto dei due sorridenti durante un allenamento, come chiaro messaggio di empatia.

Tatticamente e tecnicamente Albert per Pioli resta un giocatore con una qualità immensa da sfruttare, da non incasellare in schemi precisi ma da declinare in diverse zone di campo, da trequartista come punto di partenza ma anche da centrocampista all’occorrenza. Ieri lo si è visto alle spalle di Dzeko-Kean nell’amichevole con la Primavera. Una posizione ibrida che a Gudmundsson è subito piaciuta, così come l’idea del tecnico di parlare chiaro ai giocatori, confrontandosi su ciò che non torna ma allo stesso tempo chiedendo di essere un blocco unico. Gudmundsson ha sottolineato come Pioli chieda ai giocatori «impegno, compattezza, di agire come un vero gruppo, attaccando e difendendo tutti insieme». Tutti ingredienti utili per una stagione importante a livello di squadra, mentre come singolo, per Gudmundsson l’obiettivo è quello di andare in doppia cifra a livello di gol e magari anche di assist.

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