Rassegna Stampa
Repubblica: Fiorentina a nervi scoperti contro la Roma. Lo sfogo di Prandelli
Viola, stasera la Roma dopo il ko di Udine e l’affondo di Pradè. Il tecnico: “Troppe critiche, siamo circondati”
Chi si aspettava un finale di stagione sereno, con la salvezza ormai acquisita e una programmazione assoluta protagonista dello scenario futuro, deve mettersi a sedere, distendere le gambe e portare ancora un po’ di pazienza. Non è questo il momento. La classifica della Fiorentina, reduce dalla sconfitta a Udine e chiamata a un pronto riscatto questa sera al Franchi contro la Roma priva di Dzeko per infortunio, non permette di pensare che al presente. Lo scrive la Repubblica.
Alla grigia e ingarbugliata quotidianità di una squadra che fatica a esprimere un sistema di gioco avvincente e avvolgente. Che soprattutto è ancora lontana dalla quota salvezza con le concorrenti che dietro di lei scalpitano, cambiano allenatori. Provano insomma a rimescolare le carte per ritrovare energia preziosa in vista del rush finale. Può accadere di tutto, specie in questo campionato che senza tifosi e il loro umore in presenza, dal vivo, con tutte le implicazioni del caso, risulta ancora più imprevedibile. E a volte stravolge i pronostici. La classifica non può rasserenare l’ambiente. Tantomeno la proprietà che dopo la sconfitta di Udine ha preteso molto di più dalla squadra.
Perdere ci può stare ma giocare al ribasso, accontentarsi, non proporre e provare a buttare in campo tutto quel che si ha certo non si può accettare
Lo ha detto lo stesso Pradè, definendosi “nero” dal punto di vista dell’umore e “ incazzatissimo” nei confronti di un gruppo che da stasera dovrà reagire. Un concetto, quello della chiamata in causa diretta della squadra, ribadito anche dal tecnico Prandelli: «Siamo circondati da una critica forte e calcisticamente ci può stare. Ma la società ha fatto investimenti, sta programmando e in questo momento la società non c’entra nulla. Noi sì e siamo arrabbiati». È come se Prandelli si sentisse accerchiato dalla critica. Non solo quella di opinionisti, giornalisti, osservatori. Ma anche di parte dei tifosi, tanto da aggiungere: «Il tifoso per un giorno può essere critico e feroce, come siamo abituati a Firenze. Ma il giorno dopo devi essere positivo, propositivo e amare i giocatori che indossano questa maglia. Fino alla fine perché non è che offendere i giocatori sui social li rende immuni».
Clima tutt’altro che sereno
È normale, specie quando ti ritrovi a dover fare ancora i conti con la quota salvezza. Con un calendario che dopo Roma dice Parma, altro scontro diretto domenica. E le statistiche rivelano come soltanto nella stagione del fallimento (2001/02) la squadra viola aveva ottenuto dopo 24 gare di campionato soltanto 26 punti. Oggi sono 25. Indicatori allarmanti che certamente chiameranno la proprietà a muoversi per programmare il futuro con maggiore accuratezza ma che adesso impongono massima concentrazione.