Le parole dell’ex calciatore della Fiorentina Alberto Di Chiara ricordando Celeste Pin, trovato senza vita due giorni fa
Parla così a Repubblica l’ex calciatore della Fiorentina Alberto Di Chiara ricordando Celeste Pin: “Sono ancora sotto shock, martedì pomeriggio mi ha telefonato un amico dandomi la notizia ma non ci volevo credere, invece era tutto vero. Sono incredulo, è stata una mazzata tremenda. L’avevo visto due settimane fa. Ci incrociavamo spesso in radio dandoci il cambio tra una trasmissione e l’altra e partecipavamo ad eventi legati alle glorie viola e non solo. È stato un fulmine a ciel sereno, Celeste sorrideva e scherzava sempre non trasmetteva assolutamente disagio, anche quando lo vedevi un po’ pensieroso non ti immaginavi mai tutto questo”.
“Ci siamo conosciuti come compagni nel 1986 quando sono arrivato alla Fiorentina e abbiamo trascorso insieme cinque anni, un’avventura splendida. Lui era già in squadra dal 1982 e in pochi anni era diventato leader silenzioso della squadra. Non alzava mai lavoce, ma in campo si faceva sentire eccome, basta chiedere agli attaccanti avversari. Ogni volta che lo vedevo lo salutavo con il coro che gli intonava la Fiesole, “Lode a te, Celeste Pin”, oppure siccome aveva un cognome simile al codice che serve per sbloccare il telefono lo prendevo in giro su quello. Ma era un rapporto genuino, Celeste incassava e ti rispondeva con battute che non ti aspettavi. Dopo essere stati compagni ci siamo frequentati anche con le famiglie, siamo andati in vacanza insieme in Puglia
Pioli? “Stefano era un altro carissimo amico di Celeste, un altro compagno straordinario di quel magnifico gruppo. Il loro era un legame forte. Sono convinto che Stefano vorrà vincere un trofeo con la Fiorentina per dedicarlo a Celeste”. Riconoscimento a Pin da parte delle istituzioni? “Per quello che ha dato alla città e per come è rimasto legato a Firenze e alla Fiorentina mi aspetto un memorial, un’intitolazione o altro, di certo qualcosa di importante”.
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Redazione LaViola.it