Lettera al presidente viola: si lasci le critiche e le questioni extra campo per il momento da parte, lotti insieme alla squadra per la salvezza
Caro presidente Commisso, ho grande rispetto per quello che ha fatto finora per la Fiorentina, per l’impegno e l’entusiasmo che ci ha messo, e soprattutto per i soldi che ha speso. Allo stesso tempo, però non posso ignorare gli errori, tanti secondo me, che sono stati commessi. E d’altra parte l’andamento di queste due stagioni dimostra che qualcosa non ha funzionato. Parte così la lettera di Giuseppe Calabrese su La Repubblica al presidente viola Rocco Commisso.
NON E’ TEMPO DI PROCESSI. Evidentemente il modello va rivisto e lei avrà tempo e modo per fare le sue valutazioni. Questo non è il tempo dei processi. I bilanci si fanno alla fine, quando tutto diventa più chiaro. Questo è il tempo della consapevolezza, e la classifica della Fiorentina, pur con un piccolo margine di vantaggio sulla zona retrocessione, è tutt’altro che tranquilla.
PENSI ALLA SQUADRA. C’è bisogno di lei, presidente, perché solo lei può tirare fuori la squadra da questa situazione difficile e complicata. Quando torna a Firenze si dimentichi tutto il resto, e pensi soltanto alla squadra. E se i suoi impegni glielo consentono, rimanga fino alla fine del campionato.
FUORI TUTTO IL RESTO. Lasci perdere lo stadio, il centro sportivo, le polemiche con il sindaco Nardella o il ministro Franceschini. Lasci fuori tutto e metta la Fiorentina dentro una bolla. La isoli dal mondo, la protegga, la tuteli. Vada al centro sportivo ogni giorno e guardi i suoi giocatori allenarsi. Pranzi con loro. Ci parli. Ascolti i tormenti di Ribery, le lamentele di chi non gioca, provi a tenere Vlahovic lontano dalle voci di mercato, lo tranquillizzi. E, soprattutto, dia una mano a Iachini, il suo allenatore, perché da solo non ce la può fare. Qui tutti devono fare la loro parte, anche lei. Lei che più di tutti ha voce dentro lo spogliatoio.
CHIMICA. Il calcio non è soltanto gol, è anche chimica. Quella che può trasmettere una pacca sulla spalla, o anche un’occhiataccia. I presidenti, quando entrano in sintonia col gruppo, sono un valore aggiunto. Conservi le sue energie per questa battaglia, che è la più difficile. Il resto può aspettare. Oppure lo deleghi a qualcun altro. Lei adesso deve pensare a salvare la stagione.
FIANCO A FIANCO. E lasci stare tutte le voci contrarie che girano intorno alla sua squadra, che invadono i social, che rimbalzano tra le radio e le tv, oppure sui giornali. Combatta con la sua squadra. Ogni giorno, fianco a fianco. Faccia sentire che c’è. Tutti devono dare il massimo per raggiungere l’obiettivo, anche lei presidente. E non si consideri marginale in questa sfida, tutt’altro. Lei è titolare fisso nel nuovo schema salvezza. Perché quello e solo quello è l’obiettivo. Almeno per quest’anno, poi si vedrà.
Di
Redazione LaViola.it