Rassegna Stampa

Repubblica: Chiesa, assist e gol. Se la Fiorentina vuole alzare l’asticella deve tenerlo

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Federico fondamentale per il 3-5-2 di Iachini, porte aperte alla cessione ma occhio agli ultimi giorni. Commisso può parlarci in prima persona: il rinnovo…

La miglior risposta a chi pensava che Federico Chiesa non potesse giocare a tutta fascia è arrivata nella gara più delicata. Quella contro l’Inter di Antonio Conte. Assist vincente per Castrovilli alla prima di campionato contro il Torino e voti altissimi a San Siro. Merito di una prestazione dove Chiesa ha mostrato un po’ tutto il suo bagaglio tecnico: sacrificio in fase difensiva con alcune chiusure da terzino classico, sprint, gamba brillante e lucidità in fase offensiva con giocate notevoli e quel gol che per qualche minuto ha proiettato la Fiorentina in testa alla classifica a punteggio pieno. Così scrive La Repubblica.

FONDAMENTALE. Una prova tra l’altro arrivata al termine di una settimana col motore al massimo dei giri per Chiesa, anche in allenamento, tanto che Iachini alla vigilia della sfida coi nerazzurri aveva dichiarato: «Ho dovuto frenarlo in allenamento, sta avendo un comportamento esemplare a dimostrazione di quanto sia attaccato alla maglia». Nel 3-5-2 di Iachini il classe ’97 è un perno fondamentale, ma nell’ultima settimana di mercato il messaggio è duplice: se la Fiorentina vuol davvero alzare l’asticella e provare a centrare un piazzamento europeo, non può permettersi di cedere uno dei suoi giocatori più rappresentativi e di prospettiva. Da qui a lunedì prossimo tutto può accadere, ma pensare di ritrovarsi in pochi giorni a cedere Federico Chiesa diventa un azzardo.

NODO CONTRATTO. Il nodo però è sempre il contratto: in scadenza nel 2022 e con l’incertezza più totale su un eventuale rinnovo. Commisso permettendo, chiaro. Non è escluso che il presidente viola parli proprio col giocatore per capire se poter avanzare una ipotesi di rinnovo, con prolungamento e adeguamento intorno ai 3,5/4 milioni di euro a stagione, oppure muoversi rapidamente per trovare un sostituto alla sua altezza. Non facile, anzi. Trattenere i migliori, inclusi Pezzella e Milenkovic, sarebbe il segnale più forte che Commisso potrebbe dare anche alla piazza.

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