Rassegna Stampa
Repubblica: caro Rocco, uno spettacolo imbarazzante. Spacconate sui soldi e vaffa
L’analisi de La Repubblica sulla conferenza di Commisso. Neanche alla Longobarda, scrive il quotidiano: questo clima non aiuta ad attrarre giocatori e allenatori
Al confronto, lo show del “laureato” Vittorio Cecchi Gori dopo la cacciata di Gigi Radice era un convegno della Crusca, gli sfoghi di Diego Della Valle un tè da Babington, la permalosità di Andrea un carattere d’oro. Diciamo la verità: la conferenza di Rocco Commisso è stata imbarazzante, imbarazzante soprattutto per lui, ma inevitabilmente anche per i tifosi dato che in giro si ride molto di noi (chiudete i social se non vi volete fare il fegato amaro). Così scrive Stefano Cappellini su La Repubblica.
I SOLDI E LE ACCUSE. Spacconate sui soldi, risentimenti, litigi, vaffa e molte battute rivedibili, come quella in cui il patron dice di essere pronto a vendere ai “fiorentini ricchi” dando a intendere che tanto la sua grana non ce l’ha nessuno e quindi statevi zitti e ringraziate. Diciamo che, ammesso e non concesso che Commisso avesse ragione nelle sue lamentele, il modo in cui le ha poste lo avrebbe comunque fatto passare dalla parte del torto. Ma Commisso non ha ragione, specie quando accusa i giornalisti di essere la principale causa delle disgrazie sportive della squadra, e non lo dico certo per difesa di categoria (i giornalisti, come è ovvio, sbagliano come e talvolta più di tutte le altre professioni), ma non hanno scelto loro gli allenatori esonerati, non hanno fatto le campagne acquisti, non hanno sostituito Chiesa con Callejon, non sono andati a bussare alla porta di Kokorin per fargli fare quattro mesi da turista a piazzale Michelangelo e, speriamo di non doverlo aggiungere alla lista, non sarebbe certo per causa di qualche penna imbizzarrita se Vlahovic dovesse finire a giocare altrove.
NEANCHE ALLA LONGOBARDA. Spiace, comunque, soprattutto perché è difficile costruire così qualcosa di duraturo e forse il buon Rocco non si rende conto che questo profilo non aiuta a rendere la Fiorentina un posto attrattivo per allenatori e giocatori di alto livello. Per un remake dell’Allenatore nel pallone, invece, è l’ideale. Ma forse neanche alla Longobarda si era arrivati a tanto.