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Repubblica: Biraghi e Fiorentina, mai così distanti. Tour de force a caccia di certezze

Il capitano della Fiorentina è al bivio: le prossime partite saranno cruciali per capire il suo futuro

Un mese e mezzo per riprendersi la Fiorentina oppure, chissà, dirle addio a gennaio. Dopo essere stato capitano, leader, titolare indiscusso nel ciclo Italiano, scrive Repubblica, le strade tra Cristiano Biraghi e la Fiorentina non sono mai state così distanti.

L’inizio stagione non è stato in linea con le aspettative. L’acquisto di Gosens, rilanciato in Serie A. Un ruolo di terzo di difesa mai digerito. E il sacrificio tattico di Palladino nei suoi confronti nell’intervallo con la Lazio che ha svoltato l’inizio annata della Fiorentina dai dubbi alle certezze, oltre che la fascia di capitano passata sul braccio di Ranieri, hanno generato in Cristiano Biraghi tante riflessioni. La prestazione insufficiente di Nicosia ha poi confermato il quadro: colpevole sui due gol dei ciprioti, sostituito dopo un’ora di gioco, Biraghi è sembrato anche più nervoso del solito, sintomo di un malessere che partito da lontano è poi esploso. E così le 7 panchine consecutive in campionato e l’ultima gara da titolare proprio con la Lazio sono solo la punta dell’iceberg del problema. Con l’arrivo di nuovi leader e di giocatori carismatici, da De Gea a Gosens, passando anche per Adli e Cataldi, la leadership di Biraghi nello spogliatoio è venuta meno.

Tutte dinamiche che hanno portato a valutare se gennaio può essere il momento giusto per lasciare. Biraghi in cuor suo spera di riallacciare i fili del rapporto fino all’ultimo: le prossime partite e il tour de force che coinvolgerà la Fiorentina fino alla fine dell’anno garantiranno al terzino nuove occasioni per dimostrare il valore, ed è su queste gare che si giocherà il futuro. Biraghi è legatissimo alla parte più calda del tifo viola, gli ultras della Curva Fiesole, in città ha dimostrato di essere parte del tessuto non solo come giocatore ma anche come cittadino e l’addio potrebbe diventare realtà solo se nel prossimo mese la situazione dovesse farsi irrecuperabile e dovesse definitivamente venir meno la fiducia da parte di tutte le componenti, società e tecnico.

Il mercato intorno al classe 1992 non manca e l’agente Giuffredi si sta muovendo per sondare il terreno. Mourinho lo vorrebbe al Fenerbahce, ma attenzione anche alla Serie A. Il contratto scade nel 2025, la Fiorentina ha avanzato un’offerta per allungarlo fino al 2027, ma non si registrano passi in avanti in tal senso.

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