Lo sbloccastadi sembra essere la chiave giusta per aprire la svolta stadio a Firenze
Matteo Renzi, senatore ed ex sindaco di Firenze, al Corriere dello Sport-Stadio ha parlato dell’emendamento sbloccastadi: “La Soprintendenza non avrà più potere di veto su stadi come il Franchi. Non ci sarà mai più una “vergogna” come quella dello stadio Flaminio di Roma“.
Senatore Renzi, tra poche ore il sogno di restaurare vecchi impianti sportivi o di costruirne di nuovi diventerà legge. Che effetto le fa?
“Domani voteremo in aula al Senato. Poi alla Camera ma non ci saranno modifiche. Tra giovedì e venerdì della prossima settimana l’emendamento sarà legge. E’ vero, ci saranno 90 giorni in cui il Ministero per i beni culturali col silenzio assenso potrà dare il proprio orientamento. Ma si tratta di un parere incentrato sull’aspetto economico. E’ evidente che tutto dovrà passare dal Comune. Le autorizzazioni dovranno arrivare da qui, l’imprenditore non potrà agire in totale autonomia. L’ultima parola, per capirsi, spetterà sempre al sindaco. Con tutto il rispetto possibile per la Soprintendenza, si elimina uno degli elementi maggiormente ostativi per la ristrutturazione degli impianti di calcio“.
Potrà sorridere il presidente della Fiorentina Commisso, che fin dal suo arrivo in Italia ha insistito in tema di infrastrutture. Ma di fatto questo è un “Rinascimento” per il calcio italiano.
“Questo è un giorno di portata storica per l’Italia intera. Abbiamo sfruttato un’occasione che sarebbe stato un sacrilegio buttare via. Questa pandemia ha rovesciato la prospettiva, adesso servono posti di lavoro, servono investimenti per ricostruire davvero qualcosa di innovativo. Lo sport è valori, emozioni, ma anche uno straordinario volano per la crescita. La battaglia che diversi club, tra cui anche quello viola, stanno portando avanti in tema di infrastrutture è stata la molla in grado di farci centrare il bersaglio“.
Tornando al Franchi, di fatto potranno essere buttate giù le Curve?
“Sì, se il Comune esprimerà il suo consenso e non appena il Sindaco darà il via libera. Parlando in termini pratici, l’imprenditore che vorrà cimentarsi in questa sfida, in questo caso il presidente Commisso, dovrà presentare il progetto architettonico al Comune che con la sua giunta ed il consiglio avallerà il progetto“.
Lei Renzi ha già avuto modo di parlare con la proprietà della Fiorentina?
“Ho parlato con loro, ma anche con i proprietari di altri club, così come ho parlato con la Lega Calcio. Eravamo di fronte ad una grande occasione, non potevamo farci sfuggire questa finestra temporale per tagliare il traguardo e ce l’abbiamo fatta. Si tratta di un salto di qualità che andrà a beneficio di tutti. E’ un piccolo passo contro la burocrazia e una grandissima spinta per le società di calcio. Abbiamo finalmente sancito il “giorno zero” per le infrastrutture calcistiche“.
Il fattore “proprietà” dello stadio, per cui sarà necessario il ricorso a concessioni, secondo lei potrà rappresentare un impedimento?
“No, perché alla squadra di calcio basterà trovare un accordo sull’asset che rimane in possesso del club. Facendo l’esempio della Fiorentina, ipotizzando una concessione a lungo termine, 49-99 anni o quello che potrà essere, in caso di cambio di proprietà lo stadio resterebbe comunque tra i beni del club. Quello che oggi è il centro sportivo Davide Astori è stato ristrutturato dalla famiglia Della Valle in cambio della concessione. Nello specifico, il Comune potrà dare lo stadio ed il suo rifacimento alla Fiorentina“.

Di
Redazione LaViola.it