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Regina del possesso palla, ma solo 5 gol in 6 partite. A Udine 2 tiri in porta per la Fiorentina
Possesso al 74% contro l’Udinese, nessuno in A come i viola. Ma l’attacco ancora non gira: un problema che parte da febbraio
Regina del possesso palla, ma agli ultimi posti per gol fatti. Un problema che ritorna, con forza, per la Fiorentina, anche nella nuova stagione. Nessuno in Serie A fa registrare numeri come i viola di Italiano per il possesso del pallone. Ieri a Udine percentuale quasi ‘bulgara’, al 74%. Ma ad avere il controllo del pallone sono stati quasi sempre i difensori: 126 palle giocate da Quarta, 106 da Igor, 102 da Terzic, 132 dalla coppia Venuti (96)-Benassi (36) a destra. Per intendersi, i centrocampisti viola hanno giocato praticamente la metà dei palloni: 69 Mandragora, 66 Barak, 47 Maleh. E i tiri nello specchio? Appena due, di cui solo uno veramente pericoloso (quello di Quarta, l’altro, a referto, è invece di Venuti ma passato quasi inosservato). Gol? Zero. Così come nelle precedenti tre partite tra campionato e Conference League. E se contro il Napoli e contro il Twente i due 0-0 erano stati accolti, giustamente, come mezze vittorie, contro l’Udinese la Fiorentina ha rivissuto la serata di Empoli. Squadre chiuse, pochi spazi, ancor meno idee per cambiare l’inerzia di partite praticamente segnate.
REGINA DEL POSSESSO. Al Castellani la Fiorentina, in superiorità numerica per mezz’ora, produsse il 63% del possesso palla per i ‘soliti’ 2 tiri nello specchio. In generale, nelle prime quattro giornate di campionato, nessuno ha avuto un possesso corposo come i viola: una media di 36′ 57” a gara, ben 3 minuti e mezzo più del Napoli secondo in questa graduatoria. Settima, invece, la Fiorentina per tiri in porta, 20 in totale, ma di cui ben 11 nella sola gara con la Cremonese, quando in superiorità per oltre un tempo ci volle il cross sbagliato di Mandragora in pieno recupero per vincere la partita. Questione di mira (ieri 12 conclusioni totali, ma solo 2 nello specchio: in generale 68 tiri totali in 4 gare di campionato, ma solo 20 in porta appunto), ma anche di qualità. Quella richiesta dal tecnico già nella passata stagione per rendere produttivo un possesso che specie in certe gare rischia, fin troppo, di essere fine a sé stesso.
SOLO 5 GOL IN 6 PARTITE. Italiano in questo fatica a trovare contromisure. Ci sono avversarie, e tipi di gioco, che mettono in difficoltà la Fiorentina. Ormai si è capito in questo anno abbondante del nuovo corso. Cambiano alcuni interpreti ma la sostanza non cambia. Sono 5 i gol segnati dalla Fiorentina in 6 partite stagionali tra campionato e Conference. Da febbraio, nella scorsa stagione, dopo il mercato invernale (e soprattutto la partenza di Vlahovic), la Fiorentina segnò 18 gol in 16 partite di campionato, 21 in 19 gare considerando la Coppa Italia. Fino a gennaio, invece, i gol erano stati 52 in 25 partite. Numeri su cui si è tornati spesso negli ultimi mesi, ma il trend purtroppo non sta cambiando in questo inizio di 2022/2023. La Fiorentina nel frattempo ha modificato più di qualcosa negli equilibri, arrivando a prendere molti meno gol rispetto al passato. E anche per questo ha centrato il 7° posto l’anno scorso. Ci sono ancora errori, ma la difesa spesso regge, nonostante il tipo di calcio proposto dal tecnico. La vera pecca, e il vero limite fin qui, è proprio quello dei gol fatti. Non solo i centravanti, perché spesso a Jovic e Cabral non arrivano palloni. Manca la qualità giusta, il guizzo di esterni e mezzali. Con Bonaventura e Gonzalez più volte fuori per acciacchi, così come Zurkowski e Duncan, mentre Ikonè è parso a dir poco involuto e Saponara ha fatto spesso fatica a mettersi in mostra. Sottil è stato senz’altro il migliore, ma ieri è stato ben contenuto dagli avversari, mentre una piccola speranza, a sorpresa, è arrivata da Kouame, tra i pochi a provare la giocata. Barak ha fatto vedere qualche potenzialità, ma è arrivato da pochi giorni.
ORA LA JUVE DI VLAHOVIC. Tutto ciò, è evidente, non sta bastando per invertire un trend che la Fiorentina si porta avanti da mesi. Sabato al Franchi la Juve, tornerà a Firenze proprio Vlahovic. Contro le grandi questa Fiorentina spesso si è esaltata: speriamo possa accadere anche tra due giorni.
