
Come riporta Il Corriere Fiorentino, la zampata di Babacar cancella la pareggite e lancia la Fiorentina in piena zona Europa. Da bomber vero, in coppia con Chiesa, il senegalese risolve gli impacci viola in zona gol proprio quando la partita stava prendendo una brutta piega. La coppia fatta in casa insomma regala un Natale di sorrisi, ai tifosi e soprattutto al patron Della Valle. Che a pochi giorni dal suo sfogo di Arquata del Tronto, si coccola i suoi gioielli e, almeno per una manciata di ore, può godersi la Fiorentina settima da sola e a -1 dal sesto posto (ma la Samp ha due partite in meno).
Il gol di Baba Natale per altro cancella la saga dello zero: la Fiorentina non segnava da 281 minuti in campionato (l’ultima rete era stata di Chiesa al Sassuolo) e pareva avviatissima verso il terzo 0-0 di fila. Sarebbe stato un gran peccato perché rispetto alla deludente partita contro il Genoa, i viola, pur ancora troppo lenti in fase di avvio dell’azione, hanno creato e sciupato, impegnato Cragno e tenuto il Cagliati sempre rintanato nella propria area. Senza Pezzella infortunato dell’ ultim’ora e con il lutto al braccio per la scomparsa del papà di Murelli (il vice di Pioli), la Fiorentina infatti prende comunque in mano la partita. Chiesa parte largo sulla fascia destra, ma ben presto diventa di gran lunga l’attaccante più pericoloso della Fiorentina.
Le sue accelerazioni fanno male al Cagliari e spesso spaccano in due la difesa, il suo egoismo invece a volte fa gettare al vento opportunità ghiottissime: il golden boy (comunque decisivo con l’assist per il gol-partita) ancora tende troppo ad abbassare la testa e a chiudere l’azione per conto suo. Un difetto figlio della giovinezza e probabilmente della voglia di strafare: su un bel contropiede (chiuso però con un tiro sbilenco con il sinistro), Benassi e Pioli in panchina, si sono agitati parecchio. Non è la prima volta infatti che Chiesa pecca di egoismo: come canta la Fiesole «il ragazzo gioca bene», ma, da buon ventenne, ancora deve imparare a diventare uomo squadra. Il piede viola comunque preme sull’acceleratore. Il Cholito, l’altro figlio d’arte crea e sciupa occasioni in quantità: Cragno, portiere di Fiesole e tifosissimo viola, gli nega la gioia del gol, poi il centravanti si incarta a due passi dalla porta.
Non basta però perché nella ripresa Badelj, di testa, riesce nell’impresa di spedire fuori un perfetto assist di Thereau, rimasto per altro l’unica giocata degna di considerazione del francese. Il resto invece è stato possesso palla viola (anzi verde viste le maglie) a ritmo più che blando, con il Cagliari (che chiude in 10 per il rosso a Joao Pedro) mai pericoloso e con Thereau ancora una volta avulso dal gioco. A metà ripresa allora Pioli prova la solita carta Babacar, piazza due punte là davanti e chiama i suoi in attacco: la Fiorentina rischiatutto premia il coraggio del mister, perché Chiesa azzecca il cross e Baba anticipa tutti sul secondo palo. Dopo due mesi così i viola tornano a vincere fuori casa e si regalano tre punti. L’altro gran dato è l’imbattibilità di Sportiello: in campionato siamo a 425. Tanta roba per una squadra ancora da plasmare. Il periodo però è buono, sperare nell’impresa anche in coppa non è pura utopia.

Di
Redazione LaViola.it