Le serate d’Europa regalano emozioni e ribaltoni, ma la Fiorentina sta a guardare. E sprofonda nel ranking. Anche se fino a pochi anni fa era avanti nel ranking a chi oggi si contende il tetto d’Europa
Mentre il Liverpool di Jurgen Klopp regala agli appassionati di calcio un’altra serata storica, eliminando il Barcellona, stasera Tottenham e Ajax si contenderanno l’altro pass per la finale di Champions. Tre avversarie che fino a poco tempo fa la Fiorentina era solita affrontare, e qualche volta anche battere, tra Europa League e Champions. E che adesso non può far altro che osservare in tv.
La serata di Anfield è ancora impressa nelle menti di chi tifa viola. Era il 2009-10, e già allora si parlava di nuovo stadio, cittadella, fatturati da aumentare. Il 2-0 targato Jovetic con i reds è poesia. E per tornare a tempi più recenti Fiorentina-Tottenham era diventata quasi una classica d’Europa League. Una volta ai viola andò bene, prima di uscire in semifinale contro il Siviglia, l’altra andò male. Era il febbraio 2016, non un’era geologica fa. Mentre è del febbraio 2017, con il Monchengladbach, l’ultima gara europea della Fiorentina. E poi c’è l’Ajax, che nel 2009 eliminò i viola in Coppa Uefa. E che oggi rischia di scrivere una pagina clamorosa della storia del calcio.
Epoche, alcune più lontane, altre più recenti, in cui la Fiorentina primeggiava anche in Europa, dove era arrivata fino ai picchi dello stare stabilmente nelle prime 20 posizioni del ranking Uefa. Meglio, guarda caso, di quel Tottenham che con la cessione di Bale ha poi creato un meccanismo attraverso investimenti su giovani di qualità che le permette adesso di stare stabilmente in Champions e lottare per i vertici in Premier.
Quando Vincenzo Montella lasciò (venne in realtà esonerato) la Fiorentina, la lasciò da 34° nel ranking grazie alle due cavalcate in Europa League con qualificazione da testa di serie all’edizione 2015-16 che si giocò Paulo Sousa. Allora la Fiorentina era davanti al Liverpool. E appena dietro all’Ajax. Il Tottenham era 21°.
Adesso la ritrova al 38° posto, con due zeri consecutivi, e con un terzo zero all’orizzonte. Con conseguente perdita dei 20 punti accumulati nel suo ultimo anno da tecnico viola quando arrivò in semifinale visto che il meccanismo calcola gli ultimi 5 anni europei. Un vero e proprio sprofondo. Nel frattempo il Tottenham è salito al 18° posto, l’Ajax al 20°, ed il Liverpool all’11°.
E con la manciata di punti Uefa che prenderanno da quest’annata la Fiorentina potrà vedere quelle società con cui competeva fino a 4-5 anni fa solamente col binocolo. Il rischio è che il club viola possa sprofondare fino all’80°posto, con i suoi punti rimanenti. Ai livelli di Maribor e Zurigo, o Standard Liegi giusto per fare dei nomi.
Mentre altrove crescono, qui no. E questa è solamente la fotografia della tendenza al ribasso che la Fiorentina sta perseguendo con disarmante costanza. Cammino da invertire, al più presto.

Di
Gianluca Bigiotti