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Recupero psico-fisico, poi una doppia rimonta da tentare. Con il Mondiale all’orizzonte per molti

Dodici partite in 42 giorni, con la Fiorentina in ritardo in campionato e in Conference. E il rischio, per qualcuno, di pensare già al Qatar…

Nove punti dopo sette giornate di campionato, -3 dal settimo posto e -4 dal sesto che vorrebbe dire ‘migliorarsi’, cioè l’obiettivo di inizio stagione. Un punto in due giornate nel girone di Conference, ultimo posto a 5 punti dal Basaksehir capolista e a 2 dagli Hearts secondi. Insomma, ora una ‘benedetta’ sosta per recuperare a livello psico-fisico, poi però ci sarà da ‘pedalare’ per una doppia rimonta a cui è chiamata la Fiorentina. Per non arrivare al giro di boa di stagione con l’amaro in bocca.

RECUPERARE. Dopo le prime 11 partite con 3 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte, ora c’è il secondo ciclo di ferro della stagione. Dodici partite in 42 giorni, senza fiato. Cercando di recuperare terreno sul doppio fronte, dopo i ritardi accumulati per risultati così e così. Tante difficoltà, dal ritmo ad un’identità complicata da ritrovare, dagli infortuni alla faticosa gestione degli impegni ravvicinati. Eppure all’orizzonte c’è un altro tour de force, forse ancora più intenso. Magari, stavolta, da affrontare con una condizione fisica migliore. Si spera. Sarà importante recuperare Milenkovic, Duncan, Gonzalez, poi anche Dodò, così come gli altri che si sono fermati via via. Ma in generale la Fiorentina deve ritrovare ritmo e brillantezza, doti troppo volte mancate nel primo mese e mezzo di stagione.

NUOVO TOUR DE FORCE. Perchè dal 2 ottobre il calendario sarà fittissimo. Ancora. E con impegni delicatissimi. Domenica a Bergamo, dopo la doppia sfida (decisiva) in conference con gli Hearts inframezzata dalla gara con la Lazio al Franchi di lunedì 10 ottobre. Quindi il viaggio a Lecce e l’Inter in casa, poi il Basaksehir al Franchi, la trasferta a La Spezia e l’altra esterna in Lettonia contro il Riga per chiudere il girone europeo. Saremo a quel punto al 3 novembre, ma per chiudere il 2022 viola ci saranno ancora le sfide contro Samp (fuori), Salernitana (in casa) e Milan (a San Siro). Otto partite di campionato, quattro di Conference. Trentasei punti in palio e i primi bilanci della stagione. La Fiorentina sarà in grado di passare il girone europeo? Il primo posto (ora decisamente complicato) vorrebbe dire andare direttamente ai quarti, il secondo invece qualificarsi ai sedicesimi contro una delle terze dei gironi di Europa League. Poi il campionato: la Fiorentina saprà accorciare il gap con l’alta classifica tornando ad inserirsi per la corsa ai posti europei?

VERSO IL MONDIALE. Di sicuro, dopo l’avvio stentato, il margine di errore si è ridotto parecchio. In entrambe le competizioni. Per di più ci si avvicinerà ancora al Mondiale. E la necessità, per i diretti interessati, sarà quella di restare concentrati al 100% sulla Fiorentina. Senza distrazioni. Non sarà semplice, visti i tanti impegni e il rischio infortuni (che la Fiorentina purtroppo sta già pagando abbondantemente). Ma senz’altro non bisognerà tirare indietro la gamba, dare tutto senza pensare a fine novembre. Qualcuno, tra i viola, è già certo del posto in Qatar, altri invece si giocheranno la convocazione proprio con le prestazioni in maglia gigliata. Da Gonzalez che si spera stia uscendo dai fastidi al tallone, ad un Quarta determinato a rientrare nel gruppo di Scaloni, da Amrabat punto fermo del Marocco a Zurkowski con la Polonia, fino ai serbi: Milenkovic sta provando a rientrare dalla lesione all’adduttore, Jovic paga una condizione ancora deficitaria e Terzic è alla ricerca di minutaggio a sinistra. Sarà un mese e mezzo importante per tutti. Sperando che possano riportare in alto la Fiorentina prima di vivere l’esperienza mondiale.

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