Anche quest’anno il Torino ai nastri di partenza era avanti come spese alla Fiorentina. Balzo che però li ha portati sempre dietro a fine anno ai viola
Simili, ma diverse. Torino e Fiorentina, non a caso gemellate a livello di tifoseria, anche quest’anno sono partite con ambizioni ed obiettivi più o meno analoghi: qualificarsi alla prossima Europa League. I granata, tuttavia, da qualche stagione hanno scalzato i viola a livello di monte ingaggi piazzandosi stabilmente davanti.

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Quest’anno sono 43 i milioni di euro lordi a libro paga di Cairo, 6 in più di quelli elargiti dalla famiglia Della Valle ai suoi. L’anno scorso erano 38 da una parte, 35 dall’altra. Per un conteggio che in corso d’opera avvicinerà sempre più la Fiorentina agli stessi granata, visti i rinnovi di alcuni big che dovrebbero arrivare nelle prossime settimane.
Simili, ma diverse. Perché sia l’anno scorso che quest’anno il Torino ai nastri di partenza sembrava dovesse stare stabilmente davanti proprio alla Fiorentina. Cosa, che invece, fin qui non è avvenuta. Per altro mai, nell’era Della Valle. Quello di sabato, tuttavia, è ormai diventato uno scontro diretto. Perché i valori, e non solo quelli meramente economici del Torino, sono simili se non, sulla carta, superiori a quelli della Fiorentina. Perché tra la carta ed il responso del campo, c’è differenza.
Quella che al momento non si è vista, anzi. La gara di sabato potrebbe valere doppio. In caso di successo dei viola il Toro resterebbe ulteriormente dietro, in caso di vittoria dei granata ci sarebbe il sorpasso. Quello che nelle ultime stagioni Cairo ha provato a fare nei confronti proprio dei Della Valle, attraverso una politica di investimenti più o meno simile a quella viola: giovani, forti e di prospettiva, senza cederli ogni anno. Come ha fatto Cairo con Belotti e con altri, come ha fatto la Fiorentina questa estate. C’è solo una differenza: la forza di poter alzare emolumenti ed ingaggi da una parte, quella granata, contro la volontà di tenerli bassi (fin troppo rispetto alle esigenze), da quella viola. Ma questa è la carta. Poi c’è il campo. E fin qui la Fiorentina continua a stare davanti. Ed ha buone chances di farlo anche quest’anno. Ma molto passerà proprio dalla sfida di sabato.
Di
Gianluca Bigiotti