Per una società che ha apertamente parlato di un trofeo come obiettivo stagionale è vitale quantomeno accedere ai gironi di Conference League
La gara contro il Rapid Vienna non è affatto una gara banale. La Fiorentina in un Franchi che non sarà quello delle grandi occasioni ha il dovere di ribaltare il risultato dell’andata e strappare il pass per i gironi di Conference League. Ha il dovere prima di tutto perché è più forte del Rapid Vienna. Secondo perché la finalista della passata edizione non può uscire ai preliminari, sarebbe inverosimile.
Terzo motivo per cui la Fiorentina ha il dovere di vincere perché la società si è posta come obiettivo quello di vincere un trofeo. E, escludendo lo scudetto, in ballo restano la Coppa Italia, la Supercoppa (che sembra oggettivamente complicata) e appunto la Conference League da conquistarsi.
Ecco dunque che la gara di ritorno contro il Rapid Vienna assume un valore importantissimo per la Fiorentina. Che in caso di eliminazione dovrebbe rinunciare già ad agosto a un obiettivo stagionale. Ma come detto la squadra di Italiano è più forte degli austriaci. Certo servirà una gara attenta, senza i soliti errori in difesa che questa squadra si porta dietro da anni. E anche con la capacità di sfruttare le occasioni che certamente non mancheranno sotto porta. Non sarà quindi una gara banale ma la Fiorentina si è messa in questa situazione e la Fiorentina deve e può uscirne.
Intanto ci si avvicina alla chiusura del mercato con tante situazioni in divenire
Mancano ormai poche ore alla fine del mercato estivo eppure la Fiorentina ha ancora tante situazioni da sistemare. In uscita, ad esempio, ci sono Amrabat e Jovic che a Firenze non hanno più niente da dire. Piazzare il marocchino sembra sempre più complicato visto che la Fiorentina ha deciso 30 milioni o nulla. E ad oggi nessuno ha offerto tanto. Dunque situazione complessa. Come complesso sarebbe reintegrare il marocchino. Messo fuori da tutto dopo che ha passato l’estate a bussare alla porta di chiunque per essere acquistato.
Poi c’è Jovic. Come quando gioca: non si vede, non si sente. Ma c’è. E pesa tanto sul monte ingaggi della Fiorentina. Urge trovare una soluzione. Il serbo è forse ancora più fuori dai piani della Fiorentina rispetto ad Amrabat. Se il marocchino può essere recuperabile per Jovic non ci sono speranze. E’ tutto nelle sapienti mani di Ramadani.
Ma ci sarebbe anche il mercato in entrata. Sì perché alla Fiorentina manca ancora un difensore. Si parla di Theate che però costa una tombola. Piace e un abbozzo di trattativa già c’è, ma come detto costa tanto. Situazione in divenire anche per Vranckx. La Fiorentina pensava di aver chiuso l’operazione già un paio di giorni fa. Poi il Wolfsburg ha deciso di cambiare le carte in tavola e chiedere molto di più dei famosi 7 milioni di euro. Il giocatore vuole la Fiorentina ma bisogna capire i margini di manovra dei viola.
Infine sarebbe ideale se Italiano potesse contare su un esterno d’attacco all’altezza di Nico Gonzalez. E’ vero quello è un reparto affollato in casa Fiorentina. Ma qualitativamente parlando è aggrappato solo all’argentino. Gli altri spostano poco o nulla.
Di
Francesco Zei