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Ranieri si conferma anche in U21. La programmazione viola può partire anche da lui

Da terzino o da terzo di difesa, il classe ‘99 attualmente alla SPAL potrebbe far parte del reparto arretrato viola nella prossima stagione

Tra i protagonisti del pareggio tra Italia e Spagna nella seconda giornata dell’Europeo U21, c’è anche Luca Ranieri. Sempre con la 13 in onore di Astori, il difensore di proprietà della Fiorentina si è dimostrato ancora una volta un elemento affidabile e non ha sfigurato al cospetto di una delle nazionali favorite alla vittoria finale. Il classe ’99 era uno dei cinque giocatori schierati da Nicolato che giocano in Sere B e non si è notata la differenza rispetto ad altri suoi coetanei attualmente in Serie A.

Ordinato col mancino nell’impostare l’azione dal basso e sempre concentrato da terzo in difesa (nasce terzino). Una costante ormai nella posizione in cui si è affermato negli ultimi due anni, da quando al Foggia risultò il difensore U20 con più minuti nel campionato 2018-2019. L’esperienza in Puglia culminò con la retrocessione all’ultima giornata, ma allo stesso tempo gli ha permesso di rappresentare l’Italia al Mondiale U20 e di essere confermato la stagione successiva alla Fiorentina, almeno fino a gennaio. In quei sei mesi a Firenze si è fatto notare sin dal ritiro di Moena, con Montella che non ha esitato a dargli fiducia. E nonostante qualche errore di gioventù come a Marassi contro il Genoa o contro la Lazio al Franchi, Ranieri ha sempre reagito con personalità, a testa alta. Atteggiamenti e doti che gli sono valse anche il rinnovo di contratto fino al 2024.

Dopo l’infortunio al malleolo all’esordio e la salvezza raggiunta con la maglia dell’Ascoli, la Fiorentina ha optato per cederlo un’altra stagione in prestito. Prima la disavventura a Salerno, poi l’accordo con la SPAL appena retrocessa. Rendimento regolare anche in questa terza annata in Serie B, per quella che ormai è una certezza nel campionato cadetto. L’unica novità è rappresentata dai baffetti che si è fatto crescere.

Con ormai tre campionati di B alle spalle e tutta la trafila delle nazionali giovanili, i dirigenti viola potrebbero decidere di ridargli fiducia nel capoluogo toscano. Anche vista la rivoluzione in difesa che si prospetta in estate, valorizzare un giovane cresciuto nel proprio vivaio potrebbe essere il primo vero segnale di programmazione.

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