Il difensore si sta confermando quello più affidabile tra i centrali di Italiano. E anche in zona gol è diventato prezioso
Per celebrare il suo gol e l’approdo agli ottavi di finale, la Fiorentina ha scelto di ribattezzarlo sui propri social come “l’uomo della Conference”. Un soprannome non banale per Luca Ranieri, che però rende l’idea di quanto il difensore – il centrale con più reti all’attivo del torneo nonché il capocannoniere viola nella competizione – stia diventando sempre più un punto di riferimento nella squadra di Italiano. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Ad aprire l’avventura in questa Europa ci aveva pensato del resto lui, con una doppietta di testa su calcio d’angolo a Genk che per un attimo aveva fatto dimenticare le amarezze della sconfitta nella finale di Praga di tre mesi prima. Quando il classe ’99 – sostituito all’84’ sull’1-1 – ebbe appena il tempo di sedersi in panchina stremato prima di assistere alla disfatta confezionata in sei minuti da Igor che regalò la coppa al West Ham.
DA LEADER
Acqua passata, ormai. Quello che conta per Luca è il presente. E la volontà di provare di nuovo a vincere la Conference League da protagonista. Il periodo che sta vivendo il difensore è forse il migliore della sua carriera. Tra meno di un mese la compagna Camilla darà alla luce la sua primogenita mentre in campo alcuni suoi atteggiamenti da leader (non ultima un’invettiva rivolta a Paredes nel corso della sfida di domenica scorsa con la Roma) lo hanno fatto entrare di diritto nel cuore dei tifosi.
Un momento magico per Ranieri, che a 14 anni si era trasferito da La Spezia a Firenze per svolgere gli ultimi anni di settore giovanile alla Fiorentina con già nel cuore il sogno di non dover cambiare più maglia.
Di
Redazione LaViola.it