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Editoriali

Ramadani, i torti arbitrali, Pessina e la burocrazia. Il lungo benvenuto nel calcio italiano a Commisso continua. Il mercato ne dirà di più

Ramadani e le leggi del mercato, i torti arbitrali, Pessina e i paletti della burocrazia. Il lungo benvenuto nel calcio italiano a Commisso continua. Il mercato ne dirà di più sulla crescita viola

Ogni favola che si rispetti ha i suoi eroi, i momenti di difficoltà, gli ostacoli e i nemici. Nel caso della Fiorentina i ruoli sono piuttosto evidenti e chiari. C’è un uomo che lascia l’Italia da bambino, va in America, dal nulla fa fortuna con le sue idee, diventa miliardario, torna nel suo paese dove vuole investire per restituire e lasciare qualcosa, sceglie Firenze, ma incontra un ostacolo dietro l’altro. Quale sia il finale di questa storia è ancora tutto da decidere. In tutto questo ci sono i tifosi della Fiorentina, che di colpo si sono trovati a veder cambiare orizzonti e prospettive, con la partenza dei Della Valle e l’arrivo di Commisso.

BEN ARRIVATO.  Il benvenuto nel calcio italiano è stato lo scempio arbitrale di Fiorentina-Napoli, con quel tuffo di Mertens che ancora oggi non ha spiegazione.  Ancor meno arbitraggi disastrosi come quello di Roma-Fiorentina o Juventus-Fiorentina. Lo sport che Commisso immaginava in cui tutti sono trattati alla stessa maniera e non esistono giochi di potere o in cui non vince sempre il solito, resta utopia.

RAMADANI & CO. Così come il riuscire a far cambiare mentalità ad un sistema calcio e a coloro che ne fanno parte. Un anno fa disse di no a tutti e tutto per trattenere Chiesa. Oggi ha invece aperto alla eventuale partenza. Sempre che arrivino i soldi giusti. Perché dietro a tutto ci sono agenti e procuratori che muovono pedine e fili. Fali Ramadani è uno di questi. Da lui dipende il futuro di Milenkovic, così come quello di Vlahovic. E non viceversa. A meno che non si accetti di perderli a zero. Sempre che rendano fino a fine contratto su livelli consoni e non creino problematiche negli spogliatoi. Il calcio di oggi è così. Cambiarlo? Altra utopia.

POLITICA E BUROCRAZIA. Arriva un uomo che vuole investire centinaia di milioni su infrastrutture obsolete, o inesistenti, ma anziché essere favorito o aiutato, come in America, è costretto a dover avere a che fare con mille paletti ed enti che trovano ostacoli di ogni tipo. Fast fast fast? Altra utopia. La burocrazia in Italia complica tutto. Col senno del poi, Commisso stesso, avrebbe dovuto saperlo se alla base della crescita della sua Fiorentina c’erano le infrastrutture. Firenze non è Udine. Qui c’è arte ovunque. Anche su in impianto sportivo. Piaccia o meno. Leggi e vincoli sono i più disparati.

NASO STORTO. La conferma di Iachini ha fatto storcere il naso ai più. Freno alle ambizioni di crescita? Ridimensionamento? Le ultime parole dopo la vittoria con la Spal, i paragoni con altre realtà come l’Atalanta o la Lazio non sono piaciuti. Ma nel merito sono anche condivisibili. A patto che la crescita per arrivare a quei livelli ci sia, livelli dove la storia della Fiorentina impone di dover provare a raggiungere. E mantenere. Perché non c’è nulla da festeggiare quando si arriva decimi in classifica, nonostante tutti gli alibi del caso. Nonostante ciò, Commisso continua la sua battaglia per far crescere la sua Fiorentina. A modo suo.

MERCATO. Il mercato che sarà fatto dalla Fiorentina in questa estate ne dirà di più. Perché se è vero che le infrastrutture sono fondamentali per far crescere la possibilità di spesa di un club di fascia medio-alta come la Fiorentina, è anche vero che senza crescita del parco calciatori e di risultati le infrastrutture non servono a niente. Da Ramadani ai contratti, passando per gli ostacoli della burocrazia e la politica. Il lungo benvenuto nel calcio italiano (e ben tornato in Italia) è ancora in essere. Con le sue leggi, alle quali si può scegliere se sottostare o se combatterle e provare a cambiarle. Ma con i rischi del caso che non possono essere ignorati.  La favola Commisso-Fiorentina è appena al suo primo capitolo. E di ostacoli ce ne sono già stati in quantità. Così come nemici da sconfiggere. Riuscirà Rocco a far terminare tutto ciò con un happy ending?

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