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Ventuno punti al giro di boa, al termine del girone di andata. La Fiorentina, con la fondamentale vittoria sul Crotone, si mette alle spalle la disastrosa figuraccia di Napoli e si riporta in posizione di classifica quanto meno più tranquilla. Anche se venerdì contro il Torino è attesa ad un nuovo test decisamente importante. Serviva, comunque, vincere ieri al Franchi, anche per scavallare ‘quota 20’, che poi è la metà dei “40 punti” fissati come obiettivo minimo. Quelli, per convenzione, che danno una relativa sicurezza di salvarsi.
COME UN ANNO FA. Con 21 punti la Fiorentina è al momento 12° e a +7 dal terz’ultimo posto, in attesa delle gare di oggi (Bologna a Torino contro la Juve, Parma in casa contro la Samp, e un interessante Genoa-Cagliari in fondo alla classifica). Un punteggio che fa eguagliare il risultato del girone di andata dello scorso campionato: anche un anno fa, con Montella e con il primo Iachini, furono 21 i punti al giro di boa, con 5 vittorie, 6 pareggi e 8 sconfitte. Quest’anno i viola hanno fatto 3 gol in meno (20 contro 23), e subito 1 gol in più (30 contro 29).
PEGGIOR RENDIMENTO. In ogni caso, i 21 punti del girone di andata rappresentano il peggior score dal post fallimento. Con Pioli arrivarono rispettivamente 27 e 26 punti al giro di boa della prima e della seconda sua stagione in viola. Con Mihajlovic nel 2010/2011 e nel 2004/2005 (anno del ritorno in A) 23 punti, con Sinisa e Delio Rossi nel 2011/2012 22 punti. Poi la Fiorentina ha sempre fatto almeno 30 punti (sul campo). 38 e 30 nei due anni con Sousa, 35, 37 e 30 con Montella, 40, 34, 34, 32 e 30 con Prandelli.
VIETATO MOLLARE. “I punti non li guardo, guardo le prestazioni. Anche se è chiaro che sono importanti. Non sono tranquillo e sicuro, perché dobbiamo mettere in campo quanto messo stasera (ieri, ndr)”, ha commentato a caldo il tecnico viola. Chiaro come la strada sia ancora piuttosto lunga e impervia, ma aver reagito dopo la batosta di Napoli, e aver superato uno scontro diretto delicato, fa tirare un sospiro di sollievo. Ora vietato mollare, ma aver raggiunto i 21 punti, in mezzo a tante e complesse difficoltà, è già un punto di ri-partenza. Bisogna però confermarsi già venerdì a Torino, e magari porre le basi per un girone di ritorno più tranquillo. Lo scorso anno a fine campionato i punti furono 49: nell’obiettivo generale di “migliorare la passata stagione”, la rincorsa continua.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
																	 
														
Di
Marco Pecorini