Rassegna Stampa
Qui Napoli: De Laurentiis vuole Gasperini. Insidia per Italiano
Il tecnico viola resta in corsa ma ADL prima corteggia Conte e ora sta provando a convincere il tecnico dell’Atalanta
La rifondazione del Napoli è cominciata. E anzi è già nel pieno: esiste da un po’ un nuovo responsabile dell’area sportiva, Giovanni Manna; ma ora bisogna nominare il condottiero della squadra, non un semplice allenatore. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Piuttosto un uomo che abbia innanzitutto la capacità di creare nuovi stimoli all’interno di una squadra apparsa svuotata anche domenica – al netto di una rincorsa all’Europa ancora possibile -, coniugando l’anima con un gioco capace di valorizzare l’enorme tasso di talento che vive ancora qui.
Il famigerato casting di Adl, ormai un classico estivo stile Cinepanettone di Natale, ha riscoperto di recente un candidato autorevole, di carattere, regista di un calcio aggressivo, totale, spettacolare e concreto, comunque sempre fedele a se stesso: Gian Piero Gasperini. Una vecchia passione, un allenatore di 66 anni sedotto e abbandonato nel 2011.
Tredici anni dopo, ci risiamo: c’è anche lui, mister Atalanta, nella lista-rifondazione. Appeal italiano e internazionale, a prescindere dallo show della Dea contro il Liverpool: Gasperini ha una storia, ha già battuto i Reds e anzi è l’unico italiano ad averlo fatto due volte ad Anfield. E poi, beh, è un tecnico che crede nei giovani e migliora tutti, ed è l’uomo che ha lanciato Koopmeiners e pure Ederson, due centrocampisti che piacciono al Napoli da tanto, tantissimo. Per Koop potrebbe nascere una nuova sfida con la Juve di Giuntoli, potrebbe essere lo scherzetto del Gasp, ma il giocatore vuole la Champions. Pare inderogabilmente.
A TRE
Gasperini è un teorico del 3-4-3 in tutte le sue declinazioni (3-4-1-2, 3-4-2-1), ma non è l’unico degli uomini del casting a optare per la difesa a tre: Antonio Conte, certo, sempre lui. Fino alla fine: un desiderio datato di De Laurentiis, 54 anni, un’offerta a ottobre, un autorevole candidato come il Gasp. Carattere, ambizione e un certo tipo di calcio.
A QUATTRO
Nell’elenco, però, c’è anche chi lavora soprattutto con la difesa a quattro: Stefano Pioli, 58 anni, un’idea nata a ridosso dell’Arabia, della Supercoppa, ma anche la stima umana e professionale di De Laurentiis. Al presidente piace il profilo, un bel po’, punta anche sul 4-2-3-1 e ci sarebbe spazio per tutti i gioielli dell’attacco. Raspadori compreso. Il cruccio di Aurelio.
La sua situazione con il Milan è in bilico, come confermano anche i contatti del club con Lopetegui: attendere, prego. È invece chiaro il destino con la Fiorentina di Vincenzo Italiano, 46 anni, l’uomo del poker d’assi in lista: saluterà la Viola a fine stagione. E con lui andranno via il suo calcio con il tridente, il 4-2-3-1 e la difesa a quattro. Due per: Gasp e Conte, Italiano e Pioli. Ma sia chiaro: è questione di filosofia, non di numeri.