Rassegna Stampa
Qui Milan: Rebic cerca il rilancio proprio contro la Fiorentina
Vista l’assenza di Ibrahimovic dovrebbe essere proprio il croato ad agire da riferimento centrale per i rossoneri
Prove tecniche di vero Rebic, ora manca solo il gol. Tonificato da due assist in quattro giorni, contro Napoli e Lille, sta tornando il giocatore che crea sconquassi alle difese, e domani il croato si sobbarcherà un’altra partita da vice-Ibrahimovic. Davanti a quella Fiorentina che non riuscì a conquistare nemmeno con due mandati: tra il 2013 e il 2016, Ante Rebic portò la maglia viola senza lasciare tracce di sé. Lo scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Resta allora una partita speciale, se non altro una nuova rivincita dopo che già lo scorso febbraio segnava alla sua vecchia squadra. E’ stato uno dei suoi dodici gol, incastonati tra gennaio e luglio, che lo hanno reso capo-cannoniere dell’ultimo Milan. Questo Rebic, ripresosi del tutto dai problemi fisici, ha ritrovato la strada giusta.
RINASCITA: La Fiorentina si ritrova quindi da avversario dopo che Rebic ha scelto di nuovo la Germania per ricominciare. Il suo primo anno viola, molte più ombre che luci, si era concluso con un prestito al Lipsia. All’inizio una frenata dovuta a problemi muscolari, poi Montella non lo vedeva moltissimo. Una meteora a Firenze, dove Rebic è stato fatto giocare da esterno offensivo sia a destra che a sinistra. Quindi nuovo tentativo in Toscana, nella squadra che durante la prima parte di quel campionato – 2015 – sembrava poter puntare addirittura allo scudetto. Ricalcando un po’ l’avvio di questo Milan, a pensarci bene.
Eppure anche lì il croato è stato un corpo estraneo, con Paulo Sousa in panchina. Parentesi al Verona, con annessa retrocessione in B, poi ancora un club tedesco a spalancargli le porte. Tre stagioni all’Eintracht, nel mezzo anche un Mondiale diventato la fiera dei sogni. Con la sua Croazia arrivata a un passo dalla gloria. E Rebic “restituito” al nostro campionato un anno più tardi. Il Milan ha affidato anche a lui, che a Firenze non riuscì a svoltare, le chiavi della rinascita.