Sei sconfitte in nove partite e penultimo posto: fra le alternative, il ritorno di Nicola e Ballardini
In casa Genoa si naviga a vista, con Maran sempre al timone. Oggi, salvo ripensamenti nelle prossime ore, il tecnico genoano (dopo un giorno di riposo già previsto) sarà regolarmente al suo posto a Pegli per guidare il primo allenamento rossoblù in vista del posticipo di lunedì a Firenze contro l’ex tecnico Prandelli, in un’altra sfida che varrà molto in chiave-salvezza per entrambe le squadre. Il punto sul Grifone de La Gazzetta dello Sport.
Per il presidente Enrico Preziosi è stata una giornata di riflessioni sulle scelte da fare. Ma anche di grande amarezza di fronte a una situazione, questo sì, totalmente impensabile rispetto alle premesse. Ci si aspettava infatti una stagione più tranquilla, non foss’altro per il valore dei nuovi arrivati nello spogliatoio. La realtà ha detto ben altro, ed è indubbio come nelle valutazioni del presidente sia entrato anche il discorso legato al peso enorme che le diciotto positività al Covid-19, fra il 26 settembre e il 17 novembre scorso, siano state una concausa importante nel rendimento negativo della squadra. Ecco perché, adesso, Preziosi stesso, insieme al diesse Marroccu, vuole prendere una decisione ponderata riguardo a Maran, che era partito bene.
Salita ripida
Al di là del penultimo posto in classifica, con una sola vittoria ottenuta all’esordio in campionato contro il Crotone, il calendario non aiuta. Dopo la Fiorentina, i rossoblù affronteranno in quattro giorni Juventus e Milan in casa, prima di due trasferte a Benevento e contro lo Spezia. Se non subentreranno scossoni, le prossime partite potrebbero servire a Maran per ritrovare il gruppo in buone condizioni fisiche, recuperando anche quegli elementi — Perin, Criscito e Zappacosta su tutti — non disponibili negli ultimi tempi. Siamo quasi a metà dell’andata, c’è tempo per rialzarsi, ma purtroppo — è questa è l’amarezza del presidente — il canovaccio è ben noto.
Di
Redazione LaViola.it