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‘Questa è Firenze’, la nuova canzone per la Fiorentina. Andreaggi a VI.IT: “Incontrai Barone, ma non vogliamo certo sostituire l’inno di Parigi”

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E’ uscita oggi una nuova canzone dedicata alla Fiorentina. Le parole dell’ideatore a LaViola.it: “L’ho presentata in anteprima alla Fiesole ed è piaciuta”

“Salta la Fiesole e canta, lo stadio s’infiamma, Firenze è qua! Nel cuore il giglio, una maglia che lotta ed incanta la nostra città!”. Recita così il ritornello di “Questa è Firenze”, la nuova canzone dedicata alla Fiorentina uscita oggi con musica e parole di Lorenzo Andreaggi, Alessandro Innocenti e Dario Matina. Una canzone che ha l’obiettivo di diventare un tormentone del pre-partita (e non solo) tra i tifosi viola, come racconta proprio Lorenzo Andreaggi a LaViola.it: “Per ora tutti i commenti sono positivi, è una canzone dedicata alla Fiorentina e pensata per essere cantata nel pre-partita allo stadio”.

Tutto nasce da un colloquio con Joe Barone circa un anno fa:Sì, avevo voglia di fare una canzone per la Fiorentina, magari l’avrei fatta tra 2-3 anni ma Barone mi ha proposto di fare qualcosa in chiave moderna sulla Fiorentina, ci racconta Andreaggi. “Era marzo 2021, andai a portargli una copia del disco ‘Italia, America e ritorno che avevo fatto sotto la direzione artistica di Narciso Parigi. Erano le canzoni che Narciso aveva cantato in America e che io avevo reinterpretato con altri artisti. Portai questo disco alla nuova dirigenza, Barone quasi per scherzo mi disse: “Potresti provare a fare una canzone moderna, per i giovani e per la Fiorentina”. Così è nata l’idea, ci siamo messi a buttar giù parole e musica con una canzone moderna e pop-rock. Una canzone cantabile allo stadio e con un ritornello che potesse restare in testa. Abbiamo fatto sentire poi il tutto a Barone e allo staff della Fiorentina, è subito piaciuta a tutti, ma non vollero farla uscire loro. Così l’abbiamo prodotta con Paolo Dossena sotto l’etichetta CNI”.

Una cosa però è chiara: questa canzone non vuole certo sostituire l’inno di Narciso Parigi. “Assolutamente, figuriamoci! Proprio io poi che lo considero il mio maestro!”, dice in maniera netta Andreaggi. “Una canzone nuova non deve certo per forza sostituire un inno. Se tutti sono d’accordo possiamo farla mettere nel pre-partita, nel riscaldamento. I commenti per ora sono tutti positivi, la canzone sta piacendo molto”.

Ieri Andreaggi ha anche fatto ascoltare “Questa è Firenze” in anteprima ad alcuni rappresentante della Fiesole: “Sì, ci tenevo molto, anche perché cito spesso la Fiesole, è il cuore del ritornello. Spero che i tifosi possano farla propria, cantarla quando vogliono e come vogliono. Il ritornello è pensato per restare in testa, spero possa diventare un tormentone”.

Infine Lorenzo Andreaggi ci racconta il suo legame con Firenze e con Narciso Parigi:Firenze ha sempre rappresentato tanto per me, mia nonna mi cantava sempre le canzoni di Spadaro. Sono sempre stato legato a Firenze e alla sua storia. Ho iniziato da alcuni anni a fare il cantante, con Narciso Parigi. Gli scrissi una lettera perché facevo l’attore e, a fine spettacolo, avrei voluto cantare delle canzoni di Spadaro. Poi mi chiamò dopo mesi, mi disse di andare a casa sua. Era il 2013 e nacque una bellissima amicizia. Mi chiese se avrei voluto ricantare le canzoni che aveva portato in America. Gli dissi che non me la sentivo, era un lavoro grosso e mica semplice. Ci rimase male. Misi poi su uno spettacolo musicale, ‘Canta Firenze’, che portai in giro per la Toscana. Lui vide lo spettacolo e mi ridisse che dovevo fare questo progetto. Si iniziò così la produzione del disco ‘Italia, America e ritorno’. Narciso mi ha dato tanto, mi ha lasciato tantissimi insegnamenti. Mi disse che, visto che Margherita Hack era convinta che ci fosse vita dopo la morte, una volta scomparso avrebbe sicuramente continuato ad andare allo stadio per vedere la sua Fiorentina”.

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