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Quelle foto alle ruspe in curva dei tifosi nel cantiere-stadio

Franchi - Curva Fiesole

Tanta curiosità e un po’ di nostalgia del pubblico nella prima partita giocata durante il maxi intervento di restyling del Franchi

La serata del 22 agosto 2024 sarà ricordata come un momento storico per il Franchi e per la Fiorentina. La partita contro il Puskás Akadémia non è stata solo l’inizio di un nuovo cammino europeo, ma anche il primo incontro giocato mentre lo stadio di Firenze subisce una trasformazione radicale. Per una volta, le fotocamere dei tifosi non erano puntate sul campo, ma sulla Curva Fiesole, o meglio, sul cantiere che ora la circonda. La zona è interamente delimitata da transenne, con la curva separata dal campo da cumuli di terra e macerie. Una grande ruspa rossa, insieme a pali di legno e ferro, testimonia l’inizio del restyling del Franchi, un cambiamento che ha costretto lo storico tifo viola a trasferirsi nella curva Ferrovia. Le bandiere storiche, come “Marasma“, “Unonoveduesei“, “7 bello“, “Ciclone“, e “Vieusseux“, hanno dovuto trovare una nuova casa sul lato opposto dello stadio per permettere i lavori.

Per molti tifosi, lasciare la Fiesole è stato un momento significativo, con tanti che non avevano mai abbandonato quel settore. C’era più curiosità di vedere lo stadio trasformarsi in un cantiere che per la partita stessa di Conference League. Le battute tra i tifosi, come sottolinea La Repubblica-Firenze, non sono mancate: “Sembra il giardino del vicino quando si riempie di palloni” e “Vedrai che faranno passare anche la tramvia da qui” sono solo alcuni dei commenti che hanno animato gli spalti. Durante il rigore segnato dal Puskás, qualcuno ha scherzato, suggerendo di tirare verso gli spalti per “aiutare a demolire“.

Gli ultimi giorni in viale Fanti sono stati frenetici, con un continuo via vai di mezzi e una corsa contro il tempo per ottenere l’autorizzazione a giocare con una capienza ridotta a poco meno di 25 mila posti. Il parterre della Fiesole è ormai scomparso, completamente demolito per fare spazio alle fondamenta della nuova curva. Anche il curvino in metallo e la copertura della tribuna laterale sono stati rimossi. Molti tifosi, sugli spalti, hanno cercato online immagini del passato per confrontare il vecchio con il nuovo. I seggiolini in curva erano stati già rimossi alla fine dello scorso campionato, e il manto erboso, riseminato a giugno, ha resistito bene al caldo estivo. Non è ancora stato installato il telone dietro la porta sul lato Fiesole, che coprirà il cantiere e offrirà spazio per le sponsorizzazioni. Una parte della Maratona è chiusa, con una ringhiera che separa i tifosi dai seggiolini vuoti nell’area del cantiere. Dietro la porta difesa da De Gea nel primo tempo, un’imponente impalcatura di ferro domina la scena.

Tra i tifosi, le opinioni sono varie: c’è chi spera che “avremo lo stadio nuovo prima delle milanesi” e chi, con un po’ di sorpresa, si aspettava già di vedere i primi mattoni della nuova curva. Altri ricordano il corteo del giugno 2020, quando i tifosi portarono simbolicamente ruspe ed escavatori allo stadio, chiedendo a gran voce un nuovo impianto.

Nonostante i soli 11 mila spettatori presenti, l’atmosfera si è scaldata rapidamente. Il nuovo allenatore, Raffaele Palladino, ha ricevuto il primo applauso nella sua nuova casa, mentre Biraghi ha salutato calorosamente la Maratona, con i tifosi che hanno risposto con affetto. La serata è stata inaugurata dal primo inno della stagione, un momento che ha segnato l’inizio di una nuova era per la Fiorentina e il suo stadio in evoluzione.

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