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Quel ‘piccolo’ problema chiamato gol: 6 reti nelle ultime 7 gare. Al di là della questione centravanti

Sfortuna, imprecisione ma non solo: poco gioco e azioni confuse. Senza segnare difficile vincere. Ieri Vlahovic ha tentato e sprecato, ma è un difetto di squadra.

Segnare, che fatica. Non solo se giochi senza centravanti. Perché anche quando c’è, ma è in serata storta e la squadra non lo asseconda, la Fiorentina resta ferma al ‘vorrei ma non posso’. Quantità industriale di palloni buttati nel mezzo (molti sballati, alcuni più interessanti e non sfruttati), un paio di interventi importanti di Gabriel, qualche tiro ‘telefonato’ e altri fuori. “Non sono preoccupato se la squadra gioca così, andiamo poco in porta per quanto creiamo”, ha detto ieri sera Montella. “La squadra ha fatto una buonissima partita e ha creato molte occasioni, ha tirato 19 volte in porta. Ho molta fiducia”.

CONFUSIONE. Secondo i dati Lega, i tiri totali della Fiorentina contro il Lecce sono stati 13, di cui 6 nello specchio. Buona pressione nel primo tempo, con Vlahovic che non è arrivato su un bel pallone di Lirola da destra (dopo il velo di Ribery) e Milenkovic-Lirola a mettere un po’ di paura a Gabriel. Nella ripresa è stato invece Dusan a sbagliare un paio di occasioni grossolane, mentre il portiere leccese gli ha detto di no in altre due circostanze con grandi interventi. Ancora una volta, però, la sensazione è che la Fiorentina abbia giocato poco di squadra. Con poche idee. Con confusione. Come nell’ultimo quarto d’ora di partita, con tre punte in campo (ma Pedro e Boateng spesso fuori dall’area) e tanti palloni buttati nel mezzo. Senza molto criterio.

ZERO GOL ALLE NEOPROMOSSE. Ne è uscita una Fiorentina sicuramente più volenterosa rispetto alle ultime uscite, ma ancora senza gol. A secco come contro il Verona (zero gol fatti contro le neopromosse, Brescia compreso), aveva segnato due gol Vlahovic nel finale al Cagliari mentre ci aveva pensato Castrovilli a togliere le ‘castagne dal fuoco’ contro Sassuolo e Parma. Dal 21 ottobre, dopo la seconda sosta, la Fiorentina ha segnato 6 gol in 7 partite. Raccogliendo appena 5 punti: solo Bologna, Spal (entrambe in campo oggi) e Brescia hanno fatto meno punti. Un problema che per i viola va comunque avanti da inizio anno: 18 gol fatti in 14 partite di campionato, media i 1,28 gol a partita. In quattro occasioni la Fiorentina non ha trovato la via del gol, mentre in otto occasioni su 14 non è riuscita a segnare più di una rete.

CENTRAVANTI. Questione centravanti o meno, attacco leggero o punta di peso, il discorso cambia di poco. È un problema di squadra, di fase offensiva nel suo insieme. E, chiaramente, di assenza di un attaccante ‘vero e pronto’ che sulla carta potesse garantire la doppia cifra di gol. Dubbi che erano emersi già in estate, con la decisione di dare fiducia a Vlahovic, affidarsi a Boateng e aspettare Pedro. Per poi in realtà puntare forte sulla coppia veloce Ribery-Chiesa.

I GOL DEGLI ATTACCANTI. La Fiorentina rispetto all’anno scorso ha cambiato molto, sono partiti Simeone e Muriel (che adesso, in realtà, stanno segnando con Cagliari e Atalanta), ma la grande fatica sotto porta sembra congiungere questa squadra al disastroso finale della scorsa stagione. Da aprile, da quando cioè è tornato Montella in panchina, i viola hanno segnato 23 gol in 23 partite tra campionato e Coppa Italia. Media esatta di un gol a partita. Sono cambiati molti interpreti, ma la sostanza è rimasta simile nel rendimento offensivo. Vlahovic ha segnato 2 gol in campionato e 2 in Coppa, Chiesa 2 in campionato e 1 in Coppa, Ribery 2 in Serie A, Boateng 1 gol. Ed è emblematico il fatto che i cannonieri di campionato siano ancora Milenkovic, Pulgar e Castrovilli, tutti con 3 gol dopo 14 partite.

POCA MIRA. Perché creare, alla fine, la Fiorentina crea. Non sempre e non con continuità, ma negli ultimi 25 metri riesce ad arrivare. Poi però manca il guizzo, la giocata giusta, l’ultimo passaggio. Quello che fa la differenza. E i tiri poi risultano spesso poco pericolosi. Come squadra, la Fiorentina (dati Lega) ha tirato 153 volte in porta ( dato assoluto, aspettando la 14.ma giornata delle altre squadre): 79 volte nello specchio, 74 conclusioni fuori. Ma i gol sono stati appena 18, pari all’11,7% del totale dei tentativi e al 22,8% dei tiri nello specchio. Scarsa mira, scarsa pericolosità effettiva al momento della conclusione. E la Fiorentina resta così ancora a secco di punti.

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