Quel paradosso dietro: solo la Roma ha concesso meno tiri di media della Fiorentina in A, ma il gol subito è diventato una costante
“Concediamo poco, ma prendiamo sempre gol. Questa cosa inizia a darmi fastidio”. Vincenzo Italiano parlò così a fine settembre dopo la gara contro l’Inter. Lo ribadì più volte anche a novembre, quando la sua Fiorentina uscì senza punti dalle sfide con Juventus e Lazio, così come ad Empoli. Gare diverse tra loro, sia per come arrivarono i ko che per come la squadra viola provò a far male all’avversario. Contro i nerazzuri, infatti, la Fiorentina sprecò una valanga di opportunità, finendo la benzina all’intervallo e sciogliendosi nella ripresa, mentre con Juve e Lazio creò pochissimo, subendo anche pochissimo, pagando però a caro prezzo le pochissime occasioni lasciate agli avversari. Ad Empoli, invece, fu fatale il blackout nel finale.
COSTANTE. Tra i pochissimi punti deboli di questa Fiorentina, il gol incassato resta una costante. Col passare delle giornate e delle settimane di lavoro, Italiano è riuscito a correggere diversi aspetti della sua Fiorentina: dal notevole miglioramento nella fase offensiva, con la ritrovata capacità di mandare in rete Vlahovic, al grosso passo in avanti a livello di personalità e carattere, con la squadra che ha smesso di sciogliersi dinanzi ad un gol subito, scoprendosi in grado anche di rimontare una situazione di svantaggio, oltre che di gestire in maniera differente i risultati, trovando finalmente anche continuità di risultati. Là dietro, però, continua l’altalena.
TIRI/GOL SUBITI. Su 19 giornate di campionato la Fiorentina ha chiuso solamente 4 volte senza gol al passivo. Con 25 gol subiti, la difesa viola è l’ottava della Serie A. Eppure, la formazione di Italiano ha concesso agli avversari solamente 9.9 tiri di media a partita. Solo la Roma ne ha concessi di meno.


Di
Gianluca Bigiotti