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Quei segnali da non sottovalutare. Il turnover totale non paga, il divario con i titolari è enorme

Brutta Fiorentina a Cipro, la classifica di Conference si complica all’improvviso: ora vietato sbagliare contro Pafos e Lask

Un brusco stop e, all’improvviso, una classifica europea che si complica. Basta poco insomma, una sconfitta appena, per ritrovarsi lì: in bilico tra la promozione diretta agli ottavi e la zona playoff. Niente di preoccupante, sia chiaro, perché un passo falso dopo sette vittorie di fila ci può stare. L’avvertimento però va preso sul serio, anche perché i segnali erano già arrivati. Così scrive il Corriere Fiorentino.

DISLIVELLO. Il riferimento è al turnover totale scelto da Palladino che, ieri come nelle due gare precedenti, non ha pagato. E non sempre si può rimediare in corso d’opera. Il mister infatti ha tirato dritto per la strada della divisione netta tra la Fiorentina da campionato e quella dedicata alla Conference, con dieci cambi rispetto alla vittoria di Torino. L’obiettivo ovviamente era vincere ancora ma, possibilmente, farlo senza dover chiedere troppo aiuto ai titolari lasciati inizialmente a riposo o addirittura, vedi Kean, a casa. Una gara che ha confermato tutti gli spunti offerti dalle prime due del girone. Primo: l’enorme dislivello tra titolari e alternative. Secondo: le difficoltà che i viola incontrano quando devono fare, e non giocare di rimessa, la partita. Terzo: quando se ne cambiano dieci è dura aspettarsi fluidità di gioco e meccanismi.

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