Se la Fiorentina non segna, perde. E’ successo anche all’Olimpico, come a Vienna, San Siro e contro l’Empoli
Analizzare ciò che non ha funzionato e lavorare per cercare un pronto rimedio, nella settimana che porta alla sfida contro la Juventus. Italiano sperava di poter vivere con più serenità l’avvicinamento alla gara contro i bianconeri (domenica ore 20,45) ma proverà comunque a sfruttare tutto l’affetto dei tifosi nel primo allenamento a porte aperte al Viola Park di questo pomeriggio (ore 15). La Fiorentina si ritrova a fare i conti con la seconda sconfitta di fila in campionato e con un dato sul quale riflettere: nei quattro ko fin qui rimediati, compreso quello negli spareggi di Conference League, i viola non sono mai riusciti a segnare. La Fiorentina esce sconfitta, insomma, quando non riesce a essere concreta. Così scrive La Repubblica.
SE NON SEGNA, PERDE. Era accaduto a Vienna, nell’andata contro il Rapid (1-0). Si era ripetuto a Milano contro l’Inter nel brutto 4-0. È stato così anche una settimana fa al Franchi contro l’Empoli (0-2) e nell’ 1-0 dell’Olimpico. Italiano cercherà di lavorare sulla fase offensiva. Perché la Fiorentina segna, e anche tanto. È andata in gol per 30 volte e 15 marcatori differenti. Ma se non segna, e lo confermano le statistiche stagionali, perde sempre.
GLI ESTERNI. Ok Gonzalez, ok anche Bonaventura. Ma qualcosa sull’altro settore andrà aggiustato: Ikoné ha confermato i limiti specie negli ultimi metri, Sottil ha mostrato un rendimento altalenante così come Brekalo e Kouame che nelle ultime cinque di campionato per tre volte è rimasto in panchina e nelle altre due ha giocato complessivamente 34’. Segno che forse non è al top della condizione. Serve qualcosa in più da parte di tutti.
Di
Redazione LaViola.it