Rassegna Stampa
Quattro gare non impossibili: provarci è un dovere. Anche per il miraggio Europa
Provarci è un dovere, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio. L’Europa per la Fiorentina è lontana, è vero, e nessuno vuole giocare a nascondino e nemmeno al rialzo. È piuttosto la legge dello sport: puntare al massimo risultato, sempre. Una squadra è obbligata a non arrendersi finché i numeri non dicano il contrario ed è un messaggio che esce chiaro dall’interno del club viola. Rinunciare di fronte a una classifica debole, a tratti preoccupante, sarebbe un errore proprio adesso che il calendario porta in direzione del coraggio. Marzo è il mese giusto per riacquistare la speranza, con determinazione e convinzione. Il resto a volte, arriva da sé. Davanti ci sono quattro sfide più che abbordabili, sulla carta: Udinese, Benevento, Torino e Crotone.
Quindi adesso o mai più. Intanto insomma c’è da mettere dodici punti in cassaforte e poi potrebbero iniziare anche altri ragionamenti. È vero, è quasi impossibile e nessuno dice il contrario. Ma non crederci sarebbe un messaggio sbagliato, sia per l’interno che per l’esterno. Ecco perché il ragionamento principale arriva da un uomo di calcio, all’interno della società, che sa che qualsiasi cosa può accadere. E per non avere rimpianti , e neppure rimorsi, Giancarlo Antognoni dice: «Pensiamo a finire bene questo campionato, la zona europea è lontana ma fino a quando la matematica non ci condanna ci proviamo».
La Fiorentina ha lasciato per strada fino a questo momento almeno quattro-cinque punti. Adesso la Fiorentina ha 35 punti e nel mese di marzo è chiamata a battere club di bassa classifica come il Benevento (ultimo con 10 punti) e il Crotone quart’ultimo, l’Udinese undicesima che arriva peraltro da quattro gare in un cui ha raccolto un solo punto. I viola sono decimi, poco più in su in graduatoria, ma con tre punti realizzati in casa con il Chievo che un po’ di morale lo hanno comunque portato. Infine con una vittoria contro il Torino potrebbero quantomeno superare la squadra di Mazzarri. Un po’ poco? Forse. Nel girone d’andata le stesse gare avevano portato complessivamente nove punti. Arrendersi a marzo sarebbe gravissimo.