Pioli ha scelto una base di titolarissimi, ma la Fiorentina si gioca parecchio tra Conference e campionato. Beltran tra necessità e mercato
Da giovedì 21 a domenica 31 la Fiorentina giocherà quattro volte, due playoff di coppa e due gare di A. E Pioli sarà obbligatoriamente chiamato a far ruotare i suoi uomini. Chi incalza i titolarissimi? Al momento in difesa il solo Marì perché il nuovo arrivato Viti è ancora indietro, scrive La Gazzetta dello Sport.
RIENTRO. In settimana è rientrato in gruppo Mandragora, la vera rivelazione della passata stagione con nove gol e sei assist. Mandragora ha il contratto in scadenza a giugno 2026 e il rinnovo non è semplice. Ha subito un infortunio e ora è in ripresa. Ma, a patto che resti, anche in questo caso non sono escluse sorprese, dovrà prendere il posto al solidissimo Sohm. Guadagnerà minuti a centrocampo anche Ndour, il più positivo tra i giovani nel precampionato. Mentre Parisi resta l’alternativa naturale a Gosens.
DAVANTI. Davanti è logico che Dzeko, prossimo ai 40 anni, non possa garantire un ritmo elevato in ogni gara. Qui, per ora, Pioli deve arrangiarsi: può usare il doppio trequartista affiancando l’altro nuovo arrivo Fazzini a Gud. O può giocare la carta Beltran, unica punta rimasta. Ma Beltran è in uscita e un altro attaccante, in questo caso, arriverà. Il cagliaritano Piccoli resta in ballo. Ma prima bisogna far cassa.
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Redazione LaViola.it