
La strada è chiara: a giugno sarà rivoluzione. Tanti calciatori lasceranno Firenze. Pantaleo Corvino sarà chiamato ad un lavoro efficace in uscita, per riuscire a portare in cassa più soldi possibili, e altrettanto in entrata. Ringiovanire e migliorare la rosa a disposizione del tecnico che verrà sulla panchina gigliata. Uno dei reparti sul quale il direttore dovrà fare gli straordinari sarà quello della difesa. Anche qui ci si aspetta qualche italiano in più. L’unico certo della conferma è Davide Astori. Gonzalo se ne andrà e i vari Tomovic, De Maio, Salcedo e Milic sembrano indirizzati a lasciare la Fiorentina.
C’è una scuola di pensiero la quale afferma che i difensori ci si debbano costruire in casa. Dalle giovanili, passando per la Primavera, per poi esordire e restare in pianta stabile in prima squadra. Questa dovrebbe essere anche la strada da seguire da parte della società viola, specie se di denari liquidi da mettere sul mercato ce ne sono pochi. L’augurio è quello di scoprire qualche giovane difensore che possa seguire quello che di buono hanno già fatto Bernardeschi e Chiesa. Il primo nome che ci viene in mente è quello di Riccardo Baroni. Sarebbe un sogno e un orgoglio per la dirigenza e, pensiamo noi, anche per la tifoseria. Vedere l’attaccamento e la disponibilità di questi ragazzi cresciuti con la maglia viola indosso fa gonfiare il petto a chi segue la Fiorentina con passione. Si è visto quanto conti creare uno base solida di squadra fatta di italiani.
Altrettanto vero è che gli italiani costano, più facile è comprare all’estero. Spesso, però, i risultati sono altalenanti. In qualche caso addirittura dei veri e propri disastri. Complicato adattarsi in un nuovo paese, in un nuovo calcio. Se poi la tattica e la fase difensiva è curata nei minimi dettagli, come nel nostro campionato, tutto diventa ancora più difficile. Certo che il discorso fatto fin ora pare crollare se andiamo a vedere l’arrivo di Milenkovic in difesa. Ci vorrà il giusto mix, come sempre. In Italia, una difesa organizzata e forte serve più di altre cose. Che piaccia o meno è così. La rivoluzione difensiva è alle porte. Vedremo cosa saprà portare a Firenze Corvino e, ci auguriamo noi, cosa saprà valorizzare (sempre se ci sarà qualcosa da valorizzare) il nuovo tecnico della Fiorentina.

Di
Redazione LaViola.it