Il francese ha scalzato Biraghi nella classifica dei maratoneti viola. E’ vicino ai 250 km percorsi in stagione. Ma ancora non ha segnato su azione. 3 reti solo su rigore. Continua la caccia alla prima rete su azione
Una volta era Simeone. Poi divenne Biraghi, e adesso il calciatore della Fiorentina che ha preso il comando nella classifica dei km percorsi di media a partita è diventato Jordan Veretout. Non è passata inosservata la prova del francese contro il Napoli. Uomo ovunque, con sprint e chilometri fatti avanti e indietro per provare a mixare ripiegamenti e spinta nella mediana di Stefano Pioli.
Da vertice basso a interno. Poco importa. La quantità non è mai stata in discussione. Veretout, come detto, è balzato al comando dei chilometri percorsi di media in Serie A della rosa della Fiorentina. 10,892 km percorsi di media a gara. Che moltiplicati per le 20 presenze collezionate in questa stagione e aggiunti alle due gare di Coppa Italia fanno circa 250 km percorsi fin qui.
Tre gol segnati, e due assist messi a referto. Con una particolarità: Veretout non ha ancora segnato su azione. Tutte e tre le reti segnate le ha infatti siglate su rigore. Piccolo balzo indietro, per lui, rispetto allo scorso anno dal punto di vista realizzativo. A febbraio 2018, infatti, l’ex St. Etienne aveva già siglato 5 gol tra campionato e coppa. Di cui due su penalty, uno su punizione, e due su azione, concludendo la sua prima stagione in viola con 10 centri. Ma c’è un dettaglio che non può essere trascurato: l’anno scorso c’era infatti Badelj a fare costantemente il ruolo di vertice basso. Casella che invece, quest’anno, soprattutto ad inizio stagione ha ricoperto proprio Veretout con minori possibilità di inserimento. E non è un caso se di questo aspetto ne ha giovato Benassi, capocannoniere della Fiorentina in campionato.
Anche domenica, a Ferrara, contro la Spal sarà titolare nella mediana gigliata. Probabilmente ancora da interno, visto che Edimilson non si tocca nelle gerarchie di Pioli. E la caccia al primo gol su palla attiva, o comunque non su rigore, continua.

Di
Gianluca Bigiotti