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Quando il mercato condiziona le scelte. Da Amrabat a Quarta, coperta corta per Italiano

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Sabiri fuori per fastidio fisico ma con il mercato sullo sfondo, Amrabat e Quarta ‘bloccano’ altri acquisti tra centrocampo e difesa

Ogni anno, stessa storia. Il periodo forse più odiato dagli allenatori. Quello in cui il campionato va di pari passo con il mercato. Giocatori con pensieri magari altrove, riposi precauzionali, gente che magari da un momento all’altro cambia casacca. Costringendo i tecnici a rivedere in fretta e furia le scelte e a buttare all’aria magari settimane di lavoro. “E’ uno scandalo”, ha tuonato anche quest’anno Sarri nella prima conferenza della stagione “Da allenatore preferirei che il mercato finisse prima di inizio campionato, non capisco perché non si trovi una soluzione migliore in questi termini”, le parole di Pioli. “Chiedo ancora ai nostri tifosi di giocare da attaccanti”, ha detto con ironia Mourinho che dall’inizio del pre-campionato ha avuto solo Belotti come punta davanti, mentre solo ora è arrivato Azmoun con il sogno Lukaku nel cassetto. Ma anche Italiano non è messo meglio. “Mercato? Siamo riusciti a centrare quasi tutti gli obiettivi che ci eravamo posti. Direi il 90 per cento, ha detto l’altro giorno, per poi aggiungere: “Mancano ancora giorni alla fine del mercato, per questo mi sono tenuto la riserva”. E in fin dei conti quel 10% pesa comunque nell’economia della Fiorentina. Perché riporta a ruoli in cui poter inserire potenziali titolari.

AMRABAT E QUARTA. Centrocampo e difesa, soprattutto. Con riferimento chiaro ad Amrabat e Martinez Quarta. Il marocchino vuole andare a misurarsi su palcoscenici più alti ormai da mesi, l’argentino può cercare di trovare più continuità altrove, con la soluzione Betis sempre più concreta. Ma per entrambi serve l’offerta giusta, da 25-30 milioni per il primo e da oltre 10 milioni per il secondo. Proposte che fin qui non sono mai arrivate, e allora ecco servito lo stallo in due ruoli chiave. Il risultato? Italiano non ha fin qui potuto contare su Amrabat, comunque, sulla carta, tra i giocatori più importanti della rosa (e che coppia potrebbe comporre con Arthur…). Mentre Quarta è finito in panchina per due gare su due, entrando solo nel finale a Vienna dopo che Ranieri ha accusato i crampi. Insomma, coperta corta nei due ruoli. Perché ad oggi il solo ricambio ad Arthur e Mandragora è Duncan, con Barak e Castrovilli out (che comunque sarebbero adattati) per i rispettivi problemi. Mentre dietro il quarto centrale è Mina, che sta recuperando la forma migliore. E finché non escono Amrabat e Quarta, la Fiorentina non può logicamente andare a prendere gli eventuali sostituti. Situazione quindi mica semplice da gestire, con cinque gare nei primi quindici giorni di stagione.

SABIRI E JOVIC. Ma non solo questi due casi. Perché negli ultimi giorni qualcosa intorno a Sabiri è successo. La prima panchina a Genova, dove magari si aspettava di giocare dopo un pre-campionato più che buono. L’ipotesi Empoli naufragata, e un problemino al ginocchio che ha portato Italiano a non portarlo a Vienna. “Non c’è niente di vero. E’ una notizia totalmente inventata. Ha un piccolo fastidio e sono convinto che si allenerà con la squadra quando torneremo a Firenze”, ha precisato Joe Barone. I prossimi giorni diranno la verità. Ma mettiamoci anche i problemi all’adduttore di Ikoné e un Sottil che ancora non è al 100%, e vien fuori che per Brekalo, decisamente sottotono a Vienna, le alternative sono poche. E per fortuna la maxi offerta del Brentford (oltre 43 milioni) non ha fatto vacillare Nico Gonzalez né la società viola. E poi Jovic, ormai un separato in casa. Qui Italiano ha decisamente più scelta, visto che vuole inserire il prima possibile Nzola (titolare due volte su due) e Beltran, che è subentrato bene sia a Genova che con il Rapid. E volendo c’è anche Kouame come jolly. Ma insomma, quello del serbo, tenuto fuori dalla lista Uefa insieme ad Amrabat, è un caso da risolvere. Ancora una settimana di mercato, con la Fiorentina nel frattempo chiamata a riscattarsi contro il Lecce e soprattutto a ribaltare il risultato al Franchi contro il Rapid Vienna. Sperando che le trattative possano influire il meno possibile in questo avvio intenso di stagione.

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