Al presidente piaceva (e piace) molto l’attaccante che ora cerca di ritrovarsi al Brescia. Contatti indiretti ma nessuna trattativa.
In principio fu Mario Balotelli. Sì, prima ancora delle voci sull’ «americano», come la nuova proprietà viola, Ibrahimovic e di quelle su De Rossi per la mediana. Il nome di SuperMario, infatti, fu quello con cui si aprì il mondo delle voci, indiscrezioni e notizie del mercato segnato dalla rivoluzione Commisso. Voci fondate, in questo caso, e ricostruite su una indicazione ben precisa: Balotelli era (e forse lo è ancora) un giocatore molto apprezzato da Rocco. Centravanti di potenza, ragazzo in cerca di riscatto e addirittura (lo è stato fino ad agosto) attaccante libero da ogni contratto. Svincolato e in attesa di collocazione. Così scrive La Nazione.
AVUVERSARIO. Situazione ideale, questa, anche se alla voci di un Commisso ‘innamorato’ di Balo seguivano, costantemente, immediati stop a ogni discorso relativo al centravanti, firmati Daniele Pradè. Anche se il ds aveva usato le stesse parole anche per Ribery… Anche il ct Mancini avrebbe visto bene Balotelli in viola, in vista Europeo. Ci sono stati sondaggi, contatti indiretti, ma non una trattativa vera e propria. E lunedì l’attaccante sarà avversario dei viola.
Di
Redazione LaViola.it