Qualità e gol: è Luiz Henrique il grande obiettivo. Ikoné e Kouame in uscita per finanziare l’operazione

Il Pallone d’oro brasiliano è il prescelto per alzare la quota gol davanti. Si cerca di ridurre le distanze con il Botafogo

Sì, ok, l’equilibrio. Certo, ci mancherebbe, prima di tutto uno che in qualche modo riempia il vuoto lasciato da Bove. Se poi, dopo Valentini, arrivasse anche un altro centrale (vedi Pablo Marì) andrebbe benissimo. Detto e fatto tutto questo, e visto che la priorità è stata sostanzialmente sistemata con l’accordo per Folorunsho (forse domani per le visite mediche) la Fiorentina si è messa in testa la pazza idea di vestire di viola un giocatore (offensivo) di grande qualità. Un esterno, magari che sappia fare anche altro, che regali imprevedibilità e porti (particolare da non sottovalutare) qualche gol in più. Così scrive il Corriere Fiorentino.

QUALITA’. Dietro Kean, quasi il nulla a quota gol. Per questo è partita la caccia a Luiz Henrique. È lui il grande sogno, ma è più corretto chiamarlo obiettivo, di questo gennaio. Brasiliano, Pallone d’Oro sudamericano appena conquistato, classe 2001, è di proprietà del Botafogo ma tutto lascia pensare che per lui sia venuto il momento di (ri)sbarcare in Europa dopo l’esperienza al Betis. E’ esploso al ritorno in patria, 12 gol e 6 assist in 55 partite, ma anche dribbling, giocate. In una parola: qualità. Tantissima qualità. Non a caso il Botafogo parte da una valutazione di 30 milioni per lasciarlo partire e non a caso su di lui c’è tanta concorrenza.

SFORZO. Ieri dal Brasile parlavano di una scelta esclusivamente nelle mani del calciatore. Sarebbe un bel segnale perché vorrebbe dire che dopo la prima offerta (concreta) da 18 milioni più bonus, la Fiorentina è salita (o è disposta a salire) fin quasi a 25. Uno sforzo enorme, da finanziare (anche) con almeno una cessione. Le tanti voci di questo periodo su Kouame e Ikoné insomma non sono un caso. Sul francese ci sono Trabzonspor, Como e Bologna, mentre l’ex Genoa piace a Torino, Cagliari e allo stesso Bologna. Sono due i problemi. La formula (tutti per il momento propongono prestiti) e gli ingaggi molto elevati.