Il centrocampista cileno non andrà in Nazionale: lavorerà per tornare in gruppo. Iachini non vede l’ora di riaverlo (per spostare anche Amrabat più avanti)
Erick Pulgar ha fame di calcio giocato. Si è finalmente messo alle spalle il brutto ricordo della positività al Covid-19, riscontrata a fine agosto, in occasione della ripresa in vista della nuova stagione, e non aspetta altro se non il rientro in gruppo. Anche ieri ha lavorato con un programma studiato appositamente per lui: non si vuole sbagliare niente, anche perché il centrocampista cileno, di fatto, è stato costretto a saltare la preparazione rincorrendo il tempo adesso. Così scrive La Nazione.
REAZIONI. L’astinenza dal calcio giocato, per lui che troppo social non lo è, l’ha fatta trapelare attraverso Instagram. Ha pubblicato la foto del rigore calciato (e trasformato) un anno fa a San Siro contro il Milan, e con le parole ha rilanciato: «Tornerò più forte». E di fronte a questo auspicio sono stato diversi i messaggi raccolti da compagni e amici sotto al post: Duncan ha lasciato le «fiamme», Pezzella, Venuti e Ribery invece hanno scelto l’emoticon del «braccio di ferro», chi con la scritta «fratello» e chi con il cuore accanto. Kouame gli ha aggiunto un «Mostro», ad indicare evidentemente la sua precisione chirurgica sui calci piazzati.
RIENTRO. Pulgar ha bisogno di lavorare con attenzione: deve mettere nelle gambe minuti e di certo lo stop per le nazionali gli permetterà di colmare il gap sotto il profilo fisico col resto dei compagni. Per questo, magari già dalla ripresa contro Spezia o Udinese potrebbe trasformarsi nel valore aggiunto della squadra, permettendo anche ad Amrabat di svariare lungo la linea con maggiore libertà. Iachini lo aspetta: a lui ha rinunciato mal volentieri.
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Redazione LaViola.it