Con Montella il cileno e il croato giocavano insieme a centrocampo, con l’ex Bologna mezz’ala. Con Beppe la scelta è (quasi) sempre andata in una direzione.
Pulgar o Badelj per il ruolo (fondamentale) di regista della squadra che va oltre la “semplice” costruzione del gioco? L’arrivo di Beppe Iachini sulla panchina della Fiorentina ha spostato le gerarchie nettamente dalla parte del cileno, ma la partita di Genova contro la Sampdoria ha riportato il croato al centro del progetto tattico. Poi, sempre a Marassi, l’espulsione rimediata per doppio giallo ha tenuto Badelj fuori sabato scorso col Milan: adesso scontato lo stop il quesito torna a riproporsi, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
DA COMPLEMENTARI AD ALTERNATIVI. Pulgar o Badelj non era mai stato tale con Montella: l’ex Aeroplanino riteneva i due complementari partendo dall’assunto che il primo potesse muoversi da interno accanto al secondo, appunto designato playmaker. Insieme hanno disputato 14 delle 17 gare appartenenti alla gestione-Montella. Iachini, viceversa, ha puntato dritto su Pulgar quale riferimento del centrocampo, ritenendo i due poco miscelabili a causa delle loro caratteristiche simili, salvo occasioni particolari (l’Inter nei quarti di Coppa Italia con cui li ha schierati entrambi, in emergenza). Pulgar ha giocato titolare in 8 gare di campionato con Iachini, salvo quella contro la Samp.
A UDINE. L’allenatore ha ricordato come Badelj abbia dovuto affrontare qualche problema fisico che lo ha penalizzato, ma la scelta sarebbe probabilmente ricaduta lo stesso sul cileno. Come dovrebbe essere sabato, con Pulgar tra Duncan e Castrovilli. Per dare più certezze e affinare i meccanismi con il ghanese in mezzo al campo.

Di
Redazione LaViola.it