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Pucci (Accvc): “Questo silenzio ha il senso della strafottenza, non me l’aspettavo”

Pucci accvc

Il presidente di Accvc: “Vogliamo sapere se verranno prese delle decisioni e invece questo silenzio è molto imbarazzante. Fa indispettire ancor più la piazza”

Filippo Pucci, presidente dell’Associazione Centro Coordinamento Viola Club, ha parlato ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni: “In questo momento ci manca più che mai la saggezza di Rigoletto Fantappiè. Siamo in una situazione molto imbarazzante, sembra di cozzare in un muro di gomma. Ci sono dei dati di fatto e non vengono nemmeno discussi. Nelle conduzioni normali di aziende, solitamente di calcio, ci sono cose molto semplici che si fanno. Sto parlando della comunicazione di chi ha il pacchetto di maggioranza: specialmente nei momenti di difficoltà la proprietà in normali società parla. Non si stanno chiedendo cose fuori dal mondo. Non riesco a spiegarmi questo silenzio assordante, non credo sia incompetenza visto lo spessore imprenditoriale della proprietà. Non capisco quale sia la finalità di questo silenzio. E’ una ripicca o qualcos’altro?”. 

“Le cose si possono sbagliare, le politiche societarie so possono condividere o meno. Però questo silenzio ha il senso della strafottenza, ed è molto imbarazzante perché da queste persone non me lo sarei aspettato. La gente vuol capire come risolvere questo problema: siamo di fronte a un fallimento tecnico-sportivo, possiamo capire cosa si vuol fare? Questo silenzio è la cosa che fa più indispettire la gente, mi domando se si sia fatto uno studio apposito per far indispettire ancor più la piazza. Ho sentito delle frizioni arrivate dalle istituzioni cittadine: questi dovrebbero essere segnali ancor più importanti rispetto alle frizioni dei tifosi, visto che il tifoso per come è fatto è portato a protestare”. 

“Nell’incontro con Andrea Della Valle a febbraio queste cose erano venute fuori: si era detto di concedersi, di parlare con la gente. E invece siamo andati a battere in un muro di gomma e francamente non me l’aspettavo. Ero uscito dall’incontro con buone impressioni personali, ma poi ti scontri con una realtà che è l’opposto di ciò che ti era stato prospettato e francamente rimani sconcertato. Non credo che Firenze e i tifosi viola si meritino un atteggiamento di questo tipo. È meglio quando ci si scontra, ci si confronta e poi magari ognuno va per la sua strada. L’incontro fatto non era una risoluzione del problema, doveva essere propedeutico a migliorare la problematica, andando a sollecitare un confronto con tutti. In questo momento mi sembra ci si nasconda dietro a comunicati stampa che fanno più danni della grandine e non si risolve niente”.

“Viene detto che le decisioni vengono prese alla fine del campionato. Ma il campionato è finito. Si vogliono prendere o no queste decisioni? Cosa state aspettando? Allora meglio dire che non si prendono decisioni e si rimane con questo staff, a questo punto faremo altri tipi di considerazioni perché tutte le scelte hanno delle conseguenze. E’ logico che di fronte a un fallimento sportivo lo staff si fa saltare, è una cosa logica e normale”.

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