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Pucci a VI.IT: “Da oggi nessuno parli più di Fair Play finanziario. ADV avrebbe dovuto esprimersi in modo diverso, ma la storia con Firenze non è finita. Gli abbonamenti…”

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Giornata intensa in casa viola. Prima la decisione negativa del Tas di Losanna, poi la durissima presa di posizione dei tifosi, con il comunicato firmato  UnoNoveDueSei-Curva Fiesole.

Per commentare le vicende accadute oggi in casa viola, la redazione di LaViola.it ha contattato in esclusiva Filippo Pucci, Presidente dell’Associazione Centro Coordinamento Viola Club.

Il Tas ha ribaltato la decisione dell’Uefa riammettendo il Milan in Europa League dopo che quest’ultimo ha trasgredito le regole del Fair Play finanziario, adesso cosa succederà?
La sentenza del Tas ci ha dato due certezze, due novità. La prima certezza è che più nessuno potrà più parlare di Fair Play finanziario. Perché il Fair Play finanziario non esiste. È inutile continuare a dire alla gente che bisogna seguire il percorso del Fair Play perché attualmente il Tas ha delegittimato questo criterio, quindi da oggi evitiamo di parlarne. Il secondo punto è che la sentenza ha certificato che i fondi d’investimento possono detenere società di calcio. Oggi la sentenza del Tas ha cambiato il mondo del calcio”.

Quindi, d’ora in poi anche i Della Valle e i dirigenti viola non dovranno più parlare di Fair Play finanziario?
Non esiste più. Oggi la sentenza del Tas ha stabilito che la regola del Fair Play finanziario non esiste più. A questo punto parlare di queste cose è come parlare di aria fritta”.

E pensare che questa sentenza è arrivata ancora prima che la proprietà del Milan, attraverso il proprio consiglio di amministrazione, passasse da Yonghong Li al gruppo finanziario speculativo Elliot. E oggi la Procura di Milano ha indagato il proprietario cinese per falso in bilancio…
Esatto, il CdA non si è ancora svolto e quindi i vertici non sono passati al nuovo proprietario”.

Oltre al malumore e rabbia per la decisione del Tas c’è però una tifoseria, almeno una gran parte, che è nuovamente in rotta con i Della Valle, con la società e il loro modo di fare calcio a Firenze. Lei è il Presidente di un’associazione, l’Accvc, con oltre 11mila tifosi associati. La Curva Fiesole ha emesso un comunicato chiaro e limpido, chiedendo che i Della Valle cedano la società e c’è anche chi chiede l’intervento in prima persona del sindaco di Firenze Dario Nardella…
Se mi viene chiesto se sono contento allora dico subito di no. Se mi viene chiesto se ho un’alternativa ai Della Valle, rispondo subito di no. In questo momento, guardandomi attorno, non vedo alternative. Questo non vuol dire da tifoso, però, come la gran maggior parte di sostenitori viola che possa essere contento di una manifesta dichiarazione di ridimensionamento. Secondo me quello che ha detto Andrea Della Valle è stato di una trasparenza incredibile, però, se lo diceva in altra maniera non avrebbe creato nessun tipo di sussulto. Avendolo detto in questa maniera, invece, ha creato il malumore”.

Ma cosa intende quando dice che Andrea Della Valle avrebbe potuto dire le cose in maniera diversa?
Dire che sarà una Fiorentina che lotterà tra il sesto e il settimo posto oppure dire che sarà una Fiorentina che lotterà per l’Europa League significa la stessa cosa, ma se dici alla gente, ai tifosi, che lotterai per l’Europa si aprono molti orizzonti e crei maggior entusiasmo. Se invece mi dici che lotti per il settimo posto mi dici che lotti per il posto più sfigato di tutti. Che poi alla fine ti porta a fare i preliminari di Europa League quando d’agosto siamo in vacanza sulla spiaggia”.

A questo punto cosa dovrebbero fare i Della Valle, la società ed i tifosi?
I tifosi cosa volete che facciano? Possono esprimere la loro opinione rimanendo sempre nei canoni delle regole e della civiltà. È sicuramente una questione che deve essere gestita. Secondo me quello che ha detto Andrea Della Valle era una cosa normalissima ma se lo diceva in altro modo era molto meglio”.

Se però ci fosse qualcuno che iniziasse a essere interessato alla Fiorentina, dovrebbe farsi avanti, dovrebbe far capire certe cose oppure sono operazioni che devono essere fatte lontano da tutto e tutti?
Io ho visto due passaggi di società: quello dai Pontello ai Cecchi Gori e poi quello dal disastro di Cecchi Gori ai Della Valle. È chiaro che se c’era una dichiarazione d’intenti e c’erano delle volontà la gente si faceva viva, altrimenti rimaneva nell’anonimato. Questo vuol dire che non ti manifesti mai anche se ci fosse un interesse o meno”.

Con i Della Valle si tornerà a quel periodo dove certi tipi d’investimento hanno permesso a loro stessi di portare a Firenze grandi giocatori e fare squadre sempre più competitive?
Io sono un po’ perplesso sotto alcuni aspetti perché ci sono delle contraddizioni di fondo. Nel senso che ci sono delle dichiarazioni fatte ad hoc, che devono servire per fare il mercato, oppure ci sono delle contraddizioni di fondo che il tifoso se lo domanda. Se è vero che stavi dietro a un giocatore come Pjaca, che ha un costo del cartellino e dell’ingaggio non indifferente, come fanno a dire che non hanno soldi per il mercato? E’ evidente che una delle due situazioni è falsa. Se uno non ha il budget non va a cercare cose improponibili”.

Crede che comunque Corvino, col poco o tanto budget a disposizione, sia sempre l’uomo giusto per fare il mercato della Fiorentina?
Questo è un discorso diverso. Io mi rifaccio alle dichiarazioni di Andrea Della Valle quando ha detto che ha dato a disposizione per il mercato 20 milioni più tutto quello che verrà ricavato dalle vendite e dal surplus. Mi dicono che in ritiro ci siano 31-32 giocatori e questa è una situazione che mette in difficoltà anche lo stesso allenatore Pioli che mi domando come faccia a gestire un gruppo così grande”.

Diego e Andrea Della Valle comprendono bene la situazione relativa ai tifosi. A Moena nessun accenno di contestazione, a Firenze tutto il contrario…
Secondo me si. Moena è una cosa a sé, è il paradiso. Quando c’è un ritiro nessuno può pensare di non trovare gente che sia innamorata della Fiorentina. Poi c’è il mondo esteso, che non è solo Moena ma tutta la tifoseria e quindi le opinioni, almeno in parte, sono tutte diverse

Però la società viola è soddisfatta della risposta per la campagna abbonamenti Quasi settemila, a oggi, gli abbonati alla Fiorentina.
Di fronte ai dati che storicamente la Fiorentina era abituata a dare è un dato preoccupante. Adesso saranno 7-8mila, ma in Curva Fiesole saranno forse 3-4mila e si capisce da questi numeri la reale situazione. Se poi di fronte a quelli che sono gli elementi che fanno nascere la fantasia e l’entusiasmo dei tifosi, che sono gli acquisiti, il risultato ottenuto di fronte a quasi nessun arrivo, se non gente praticamente sconosciuta, allora dico si che è un risultato buono. Ma in base a questi parametri e non quelli generali. Questo evidentemente è lo zoccolo duro di tifosi che rinnova l’abbonamento qualsiasi saranno i giocatori, la squadra, che scenderà in campo”.

Da Presidente del Centro Coordinamento Viola Club da molti anni avrà vissuto momenti belli, felici, tristi, positivi, negativi, di grandi vittorie e sonore sconfitte, ma siamo ai titoli di coda con i Della Valle?
No

Perché?
Lo percepisco da elementi che sono legati alla vicenda dello stadio”

Da Presidente dell’Accvc, proprio per la situazione che si è venuta a creare nuovamente con i tifosi, è in programma qualche incontro con i Della Valle o la società viola per capire cosa sta accadendo?
Io direi di aspettare la fine della campagna acquisti, poi vediamo cosa succederà”.

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