Notizie
Pruzzo: “Ikoné meglio quando non deve pensare. Col 4-3-3 ottimi segnali dalla Fiorentina”
L’ex attaccante analizza il momento della Fiorentina, di Jovic e del cambio di modulo dei viola di Vincenzo Italiano
Parla così a Lady Radio l’ex attaccante tra le altre anche della Fiorentina Roberto Pruzzo: “Jovic si è integrato molto bene nel gioco della Fiorentina nell’ultima partita, anche perché c’è stata maggiore qualità. Io cercherei di dare un po’ di continuità in più a Jovic, anche se ci sono tanti impegni ravvicinati, con un sacco di gare. Non è mai facile, guarda la Roma che ha fatto turnover con la Cremonese ed è uscita. Qualche turnazione dovrà essere fatta per forza, non è semplice da gestire questo momento”.
GOL. “Ho già detto altre volte, Jovic è quello visto con il Torino. Non va in giro troppo per il campo, ma ha qualità e caratteristiche ben specifiche. Più giochi in area meglio è, più crossi meglio è. Lui è quello, c’è poco da fare. Speriamo continui a buttarla dentro come col Torino”.
IKONE’. “E’ entrato e ha fatto la differenza col Torino, non sempre accade, purtroppo, che riesca a farlo. A livello di esterni devo dire che nell’ultima gara anche Terzic e Dodo hanno fatto bene, cose che fanno pensare in positivo. Poi le partite sono tutte diverse, da giocare e in modo ravvicinato. Vedremo se questi segnali saranno confermati”.
TATTICA. “L’idea di non avere trequartisti veri penso che abbia indotto Italiano a cambiare nuovamente. Così come che non hai centrocampisti ideali per giocare a due. Mi è piaciuta molto la Fiorentina vista l’altra sera, col centrocampo tornato a tre, con sia Barak che Bonaventura che stanno facendo meglio da interni”.
AMRABAT. “Se ti chiama il Barcellona ci sta di pensarci. Lo capisco. Poi ci sono gli agenti…e si sa. Mi sembra che la cosa di Amrabat sia rientrata bene, se penso anche ad altre realtà come Zaniolo a Roma, Skriniar all’Inter. Ormai il calcio di oggi è così. La Fiorentina è stata brava a gestire la situazione. C’è stato il chiarimento tra il giocatore, lo spogliatoio e la società, quindi penso che non ci saranno grandi ripercussioni. Le diplomazie devono fare la loro parte, ma poi ci sono gli obiettivi da raggiungere quindi si riparte e via”.
KOUAME. “Stanno emergendo i suoi limiti tecnici, i suoi difetti. Anche e soprattutto sotto porta, che a volte sbaglia scelta. Non lo so, penso a Ikoné, uno che per la qualità che ha dovrebbe fare gol e assist a raffica ogni domenica. Quando lo vedo che subentra mi sembra che pensi meno, quindi sia più libero di esprimere le sue qualità, mentre se parte da inizio gara forse non regge i compiti e fa fatica. Purtroppo in questo periodo Kouame sta vivendo un periodo complicato, deve lavorare e migliorare”.
