Protti: “Per la Fiorentina è indispensabile vincere. Chiesa-Mbappé bel paragone”

L’ex centravanti dice la sua sulla sfida di domenica tra Fiorentina e Lazio e sulle questioni interne dei gigliati

Igor Protti, ex centravanti, tra le altre, della Lazio e attuale club manager del Livorno, ha parlato così ai microfoni di Radio Bruno: “Fiorentina-Lazio? Sono due squadre con un obiettivo europeo, seppur diversi. Per la Fiorentina è quasi indispensabile vincere questa partita per rimanere attaccata al treno delle tante squadre che lottano per l’Europa League. Nelle ultime partite i viola non hanno fatto molto bene, i biancocelesti arrivano dalla vittoria nel derby e so che settimana hanno vissuto. Credo sia importante levare un po’ di entusiasmo nel gruppo. Devono essere bravi a mettersi alle spalle la vittoria nel derby perché può essere pericoloso”.

“La Fiorentina ha grandi giocatori capaci di giocate di livello, un bravo allenatore e soprattutto una tifoseria molto calda che cercherà di spingere i suoi giocatori verso la vittoria. Insomma, sono tante le insidie per la Lazio. Per la Fiorentina niente è perduto perché mancano 11 partite, ma non vincere vorrebbe dire mettere una seria ipoteca sul non partecipare all’Europa l’anno scorso”.

“Chiesa e il paragone con Mbappè? Strappa come il francese, è difficile da contenere. Sta crescendo anche dal punto di vista della personalità. Ora ha iniziato anche a fare gol e ha scoperto che segnare è bello. Mi pare un paragone azzeccatissimo. Pioli? La sua storia parla per lui: dimostra di essere un vero uomo prima e poi un bravo allenatore. Non l’ho mai sentito fare dichiarazioni fuori dalle righe, grande pacatezza e onestà intellettuale. Forse nel mondo di oggi non paga tanto questo atteggiamento”.

“Il gesto di Diamanti per Astori? Alino già qualche giorno prima della partita si era confrontato con me per chiedermelo. Al 13′ a Livorno ci siamo fermati anche se per la Serie B non era previsto l’omaggio a Davide. Poi è arrivato anche il gol di Alino che ha voluto omaggiarlo con la maglia. È un’ulteriore dimostrazione di quanto questo ragazzo abbia lasciaro in coloro che l’hanno conosciuto, credo che anche per chi come me non ha mai avuto il piacere di incontrarlo ormai sia un simbolo e un esempio per tutti”.